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mercoledì 30 aprile 2014

Tonno e piselli (al sapore di divorzio)

Matilde è grande ormai. Ha dodici anni già, compiuti da più di un mese. Matilde è grande, sì.
Glielo ripete sempre la madre: “Matilde, sei grande ormai, sei quasi una donna e una donna deve sapere badare a se stessa e cavarsela da sola, non scordartelo mai!”.
Ammonizione a cui di solito segue un rimprovero perché Matilde è grande sì, ma certe volte se lo dimentica e si comporta ancora come una bambina.
Siccome Matilde è grande, come i grandi può provvedere alla sua cena.


martedì 29 aprile 2014

Letteratura low cost: Il giorno della gallina

Il bigliettaio dell'autobus diretto a Palermo, leggendo il quotidiano qualche giorno dopo, ebbe tutto chiaro: se non avesse aperto lo sportello allora l'uomo vestito di scuro non sarebbe stato ammazzato e naturalmente non ci sarebbe stato alcun motivo di chiamare i carabinieri e nemmeno di costringere tante persone alla solita condotta omertosa - ormai più imposizione dettata dal costume che non dalla volontà precisa di ripetere la formula consunta del nenti vitti, nenti sacciu, nenti vogghiu sapiri.


sabato 26 aprile 2014

Letteratura low cost: E fumiamocela, Zeno!

Dottor S., piacere.
Sono Ada Molfetti e sicuramente già qualcuno le avrà raccontato di me, quando ero bella ed attraente. Sono venuta da lei per consentirLe di ultimare la sua ricostruzione in ordine al signor Zeno Cosini.
Io lo amavo, e lui mi amava, ma ero afflitta dalla mania di leggere tutto quello che era scritto sui pacchetti di sigarette che fumava, Il fumo danneggia gravemente te e chi ti sta attorno,ed io svolazzavo intorno al suo blazer; Il fumo crea un'elevata dipendenza e lui era sempre a casa nostra portando cioccolatini; Il fumo aumenta il rischio di cecità ed io temevo già le minacce del confessionale, figurarsi le conseguenze del fumo come causa di ictus e disabilità: e se mi finiva su una sedie a rotelle dopo avere fumato la sigaretta post coitum prima notte?

giovedì 24 aprile 2014

Letteratura low cost: Il ragazzo e il latte

Santiago, bevi almeno un po’ di latte. 
Il vecchio era disteso sull’amaca con le braccia penzoloni, in perfetta armonia, non gli interessava niente ormai. 
Era riuscito nella sua impresa, dimostrare ai quattro straccioni invidiosi del paese che lui, nonostante l’età, era e rimaneva il migliore pescatore di marlin di tutti i Caraibi, gliene aveva portato uno così grosso che non se lo aspettavano. 
Aveva dovuto resistere per giorni e giorni in mare aperto, sotto il sole, aveva lottato con le onde oceaniche e i languori di stomaco. Un bestione talmente duro e pesante che se l’era legato fuori dalla barca, immerso in acqua per fare più in fretta. Mai al mondo avrebbe rinunciato a trasportarlo tutto intero fino al porticciolo della piccola isola, dopo quello che gli era costato.

mercoledì 23 aprile 2014

Fiori in lattina

Ogni mattina mentre il sole sorge lei va a trovarlo. È un lungo tragitto, ci mette quasi un'ora, ma per fortuna c'è quell'autobus, il 603, che passa proprio davanti alla sua persiana nel borgo marinaro e si ferma poco dopo il cimitero. È lì che lui riposa, da dieci anni.
Dieci anni in cui ogni mattina lei ha preso quell'autobus. Una volta è bianco con i sedili azzurri, una volta è arancione sia dentro sia fuori, una volta non si apre la porta davanti, una volta non si apre la porta dietro. E hai voglia a urlare "bussola" al conducente. Se non si apre, non si apre.

venerdì 18 aprile 2014

Hey Joe (Patty Hearst - E mi sento così masochista)

Gesù è morto per i peccati di qualcuno, non per i miei (Patti Smith)


Un taglio piccolo, o un buco, meglio un foro da arma da fuoco - tu spara (una due tre volte) al fianco della balena di ferro, non l'ammazzerà ma la ferita si infetta nella gloria di mosche e uova che dischiudono bigatti; uno stato febbricitante che a sanarlo ci vuole tempo e rielaborazione, qualcuno dovrà chiedersi dov'è stato lo sbaglio, dove il fallimento, dove la sovrastima dei comportamenti, dove la responsabilità delle scelte politiche. 

giovedì 17 aprile 2014

Letteratura Low Cost: Così è (e basta!)


Se non avessi visto con i miei occhi non potevo crederci. Laudisi correva di qua e di là senza darsi pace. E invece doveva per forza darsi pace, perché la colpa di tutto questo era sua, solo sua. Aveva raccontato a destra e manca tante maldicenze sulla sig.ra Frola e sul sig. Ponza, suo genero. Che l’uno non faceva accostare alla figlia, sua moglie, l’altra, sua suocera. E che avesse creduto bene, per farsi ragione, e anche di più, lasciar credere che questa, la suocera, fosse addirittura matta. Matta.

mercoledì 16 aprile 2014

Chiedi alle nuvole

Mi chiamo Jamîla, ho otto anni e sono una sposa bambina.
Mi trovo sdraiata su qualcosa di freddo, sento un liquido colarmi giù dalle gambe, non so cos’è, ma mi si incolla alle cosce, sbircio come posso, è rosso scuro.
Ricordo quando l’anno scorso correndo giù per il cortile mi sbucciai un ginocchio. Mi uscì sangue, poco però, la mamma ci mise su un po’ di unguento, mi pizzicava, ma non sentivo tanto male. Ora mi fa male la pancia, è dura e mi scappa la pipì… mi sembra di fare pipì da ore.

martedì 15 aprile 2014

La maionese furiosa

Sono scappato fuori da casa mia, più di tre ore fa, ho cacciato un urlo, ho fatto un salto via dalla cucina, non mi sono neanche tolto il grembiule da chef, regalo di un’amica, sono scappato fuori dalla mia cucina, correndo per inerzia fino al cancelletto d’ingresso. 

lunedì 14 aprile 2014

Letteratura low cost: Cent'anni di compagnia

Aureliano Buendía era stato il primo uomo nato Macondo. Un paese lontano dal mondo civile, ma che il mondo civile, purtroppo, era riuscito a raggiungere facendogli i suoi classici sfregi; dopo avergli divorato autostima e banane, infatti, lo aveva lasciato spellato e sconfitto - proprio Aureliano, gran colonnello, il più bastonato di tutti.
Adesso che il vento aveva già sradicato le porta dai cardini, il tetto dell’ala orientale e smosso la casa dalle sue fondamenta, lì c’era un altro Aureliano; sarebbe stato l’ultimo uomo a morire a Macondo. Ma cosa poteva ricordare quest’ultimo uomo, ora, in mezzo a quell’uragano dalle dimensioni bibliche che centrifugava ogni cosa?

sabato 12 aprile 2014

Letteratura low cost: I 120 pomeriggi di Lourdes

     
Nell'era sublime della rimozione della crapula dalle costumanze del regno, a nobile esempio di una condotta ligia, il Governatore promosse un'iniziativa di alta levatura morale subito acclamata come lodevole sia dal solenne comitato etico del partito di maggioranza che dal referente del clero che, nel nome del ripristino dei valori morali statuiti tra la prima e la seconda Crociata, aveva ritenuto fondamentale il coinvolgimento dei giovani.

martedì 8 aprile 2014

Periferiche

A Lampedusa ogni anno arrivano migliaia e migliaia di africani disperati ma pieni di vita, in quelli che chiamano I Barconi della Speranza. Nella loro terra, in Africa, La Follia della Globalizzazione gli impedisce di coltivarsi le cose con cui possono sfamarsi – Che idiozia! Sfamarsi! Che logiche superate! - e li costringe a impiegare i loro terreni per produrre le materie prime di cui i paesi ricchi hanno bisogno. Così gli africani muoiono di fame però in compenso le materie prime delle coltivazioni africane – perfettamente in linea con La Follia Del Capitalismo – vengono utilizzate per i mangimi dei maiali che poi diventano hamburger del McDonald. Per giungere a questo punto sono bastati nient'altro che trent'anni di globalizzazione. Modello unico: turbofinanziarcapitalismo basato sul denaro. Mai prima d’ora in tutta la storia dell’uomo c’era stato un rivolgimento così generale, veloce, devastante. Globalizzazione significa lo stesso sistema economico – le stesse logiche strutturali – in tutto il mondo. Come una piaga biblica – Scena: Campo lunghissimo di uno sciame di locuste che si abbatte sul raccolto. Poi una serie di primissimi piani delle locuste che mangiucchiano il raccolto, agitando antenne, mascelle, zampe uncinate, denti seghettati – come una piaga biblica, il denaro si sta impadronendo di tutto, diventando l’unica logica legittima, l’unico sistema pensabile. 

lunedì 7 aprile 2014

Letteratura low cost: I benestanti

Fino a quando un bambino morirà di fame e una madre sarà costretta a prostituirsi per sfamarlo, fino a quando ci sarà miseria, ignoranza e sfruttamento, questo libro non sarà inutile.. (Les miserables - Victor Hugo)

(Anno di grazie 2062) 
Il sogno del grande scrittore si è realizzato, a distanza di duecento anni, non abbiamo più bisogno di questo romanzo, non ci sono più poveri nel nostro pianeta, non ci sono più ragazze-madri nel nostro benquartiere. Nessun uomo è più arrestato per le sue idee politiche, per il suo credo diverso da quello di stato. Meno che mai sarà arrestato per aver rubato un’arancia o un panino, davanti alla sua dimora, fissa. Gli ultimi arrivati si sono stabiliti nel sottoscala, non amavano sobbarcarsi degli innumerevoli scalini che portavano alla loro soffitta abitata, l’anno prima.

giovedì 3 aprile 2014

Come ubriaca nella tua tragedia



Mio padre non mi guardava mai. Voltava le spalle per andare incontro alla sua vita, malgrado le proteste di sua moglie. Le urla mi trafiggevano i timpani, le loro notti agitate mi rimangono in fantasie gelose della loro intimità. Mi sono innamorata di te perchè mi tratti allo stesso identico modo. Mi giri le spalle e vai dritto per la tua vita, dopo avermi lasciata con la bocca piena di sangue, perchè l'amore è più bello se si vede il sangue sulla pelle.
Mi porti tante paste alla crema, e anche a rimpinzarmi nei locali che fanno la pizza che sembra un elastico. Ma tu mi ami, trascinandomi come ubriaca nella tua tragedia.
Mi sono innamorata di te quando mi hai riempito la pancia e dopo il primo è venuto il secondo e poi il terzo. Mi sono innamorata di te, ma ora basta. Basta. Non riesco neanche a guardarmi la punta delle scarpe e tutte le mattine salto giù dal letto per colazioni, asili, scuole, biancheria, lavatrici, cucina, scuola, bambini, compiti, mal di testa e mal di pancia. L'acido della bile mi sta inondando la faccia. Sono gialla, itterica. Morirò stecchita sotto ad un tavolo o ad un angolo della strada, seppellita dalla spesa.

martedì 1 aprile 2014

Letteratura low-cost: Il micio maculato

Alle sei del mattino i siciliani erano già tutti svegli. Gli era venuta voglia di fare strade, zappare, alcuni erano impegnati nel trovare formule nuove di associazione, una diavoleria dal nome cooperativa agricola in cui manovali, contadini e padroni avrebbero condotto insieme la lavorazione delle terre, secondo diceria di popolo gli accordi prevedevano il 70% del raccolto ai contadini e il 30% ai proprietari terrieri. L’avvento dei garibaldini stava producendo un rinnovamento che lasciava attonito persino il principe di Salina che non era troppo convinto delle parole di suo nipote Manfredi – quell’ avventuriero gli aveva riportato che i siciliani stavano distruggendo i templi di Agrigento e la chiesa di San Giovanni degli Eremiti; a Cefalù i mosaici bizantini erano stati staccati e in serata era prevista la scoperchiata della tomba di Federico II.