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lunedì 30 giugno 2014

I delinquenti del pallone



Quella dei campioni è proprio una bella famiglia. Non è facile diventare il migliore, figuriamoci un fuoriclasse. Nel calcio di oggi, lo è ancora di più.
Non ti basta avere dei piedi buoni. Quando segni devi fare il cuore con le dita o rompere la bandierina in gamba tesa. I capelli li devi portare alla moicana o pisciati sulla fronte, rigorosamente biondo ossigenato. Devi guadagnare tanto. Saper far saltare i nervi al tuo avversario e se non basta l'abbraccio in area di rigore, consiglierei un bel morso. A tutti denti. Un morso ben assestato sull'avambraccio alla meta-lupo, sul collo draculanamente o vicino la spalla, a tradimento.

domenica 29 giugno 2014

APERTURA VINTAGE: La guerra

Sembrava che stesse guardando fuori dalla finestra. L'espressione era di uno preso a calci nel sedere dopo una rissa al bar finita male. Scrutava, con ammirazione, il turbinare delle foglie in un unico, grande vortice che aleggiava davanti ai suoi occhi. Era una brutta serata, quella. Le previsioni erano delle peggiori, e il vento toccava i 100 km/h. Louis accese la tv e si mise a sedere sul divano. Sorseggiava a tratti una birra. Si chiese il preciso significato dell’esistenza. 
Il telefono squillò: era Philip. 

venerdì 27 giugno 2014

Via Crucis





Ore 8: prendo l’autobus per andare a lavorare.

Prima fermata: salgo, c’è un posto. Anzi, ce ne sono due. Accanto a me siede uno che svapora tanfo di pecora sudata. Mi alzo e vado in fondo.

giovedì 26 giugno 2014

Wittgenstein tra i piedi


Storia della Filosofia 1. E' importante, se non la studi subito perché cazzo ti sei iscritta?
Non si capiva niente in facoltà,  si muovevano mute di pesci variopinte con capellini di strane forme infasciate max taglia 40 - se hai  un grammo in più sei fuori. Parlavano affannosamente, gli occhiali affossati nelle orbite bianche tendenti al giallognolo di Parmenide, Platone e gli effetti Socratici e l'arte della Maieutica la filosofia francese e le origini del Positivismo.
Passando davanti a una porta intravidi un giovane uomo ossuto capelli lunghi neri seduto gambe accavallate un braccio penzoloni l'altro dimenato in aria: stava parlando  di Wittgenstein. 

martedì 24 giugno 2014

Eloisa



 
Le mie mani il filo che non si spezza e che mi tiene unita al mondo dal quale sono esclusa. Lo vedo attraverso la grata che graffia l’azzurro del cielo gonfio di  nuvole gravide di pioggia. Gravide come io non sarò mai, sterile fiato, arido cuore che una volontà superiore ha isolato tra queste mura antiche e improvvide. 
Madre tu mi lasciasti a una sorte matrigna e infida. La carezza si tramutò in inganno.
(Tu mi lasciasti.)

lunedì 23 giugno 2014

Un assaggio di biografie

Raimondo Quagliana, scrittore a giorni alterni.
Raimondo Quagliana, scrittore cose brevi.
Raimondo Quagliana, racconta piccole storie
Raimondo Quagliana, scrive e disegna
Raimondo Quagliana, in breve, racconta e disegna.
Raimondo Quagliana, piccolo scrittore di piccole cose.
Raimondo Quagliana, per scrivere storie piccole bisogna pensare in grande.
Raimondo Quagliana, scrivere una storia breve è faticoso uguale.
Raimondo Quagliana, per scrivere ha rinunciato a leggere
Raimondo Quagliana, per pubblicare queste storie ha messo in vendita l’anima.

domenica 22 giugno 2014

Apertura Vintage: A strappo facilitato

Non cucino niente stasera. Almeno non devo cucinare niente, penso.  Mi apro una scatoletta, carnesimmenthal, mammachebuona. Non serve un apriscatole, non mi serve la tua perizia, non mi servi tu, ce la posso fare da sola, che bello sono sola, e non cucino niente stasera. Mi apro una scatoletta, e non cucino niente, mi apparecchio in salotto, un bicchiere di vino bianco e una scatoletta, magari tonno, tonnonostromomareblù, con l’apertura a strappo, apertura facilitata, a strappo facilitato, a strappo. 

giovedì 19 giugno 2014

TRILOGIA BOVARY: Letteratura low cost - Mia nuora Emma

Le sue giornate erano piene, la sua agenda stracolma di cose da fare. Faceva da segretaria al suo medico di marrito: mentre Charles faceva le sue visite mattutine, ella riceveva i pazienti in casa e preparava il tour del pomeriggio di Charles: egli non temeva di lasciarla sola in casa perché sapeva che gli uomini che lo venivano a chiamare cercavano altro da lei, ma sapeva anche che in paese si diceva che le sue parti intime erano più imprendibili della Bastille.
Le ore dei pasti erano le più liete: le trascorrevano assieme, Charles e lei, nella saletta al piano superiore. 

mercoledì 18 giugno 2014

TRILOGIA BOVARY: Essere Emma

“C’è sempre un desiderio che trascina e una convenienza che trattiene”
Scrivere di lei, di Emma è improponibile.
Flaubert impiegò vent’anni per creare questo essere singolare in un ambiente puritano e bigotto di una Francia provinciale del primo ottocento. Aveva osato forse troppo creando Emma.
Il pubblico dell’epoca non capì né amò subito la sua storia tormentata e complicata, assimilata a quella delle più scabrose cocottes.

martedì 17 giugno 2014

TRILOGIA BOVARY: I sogni di Emma

Il romanzo di cui vi parlerò oggi è uscito nel 1856, salvo poi venir messo sotto inchiesta per “oltraggio alla morale”. L'anno successivo il romanzo venne assolto da questa accusa diventando un best-seller pubblicato a puntate e in libro completo. Una delle prime edizioni fu persino illustrata dal pittore Charles Léandre.
Il romanzo in questione, oggi considerato uno dei primi esempi di romanzo realista, è niente meno che Madame Bovary di Gustave Flaubert.

lunedì 16 giugno 2014

Orecchie temperate

Alba La Mantia
L'acqua! Per prima cosa devo togliere il barattolo pieno di acqua verdastra che vira al blu cobalto. Il tavolo da lavoro traballa e l'acqua potrebbe traboccare e se trabocca dove finisce? Ovviamente sotto la base della lampada da tavolo. E cosa succede? Con il mio spirito positivo a cosa posso pensare se non ad un cortocircuito! Certo, un cortocircuito e cos'altro?
Un disegnatore di illustrazioni che colora con acquerelli o tempere ha sul suo tavolo da lavoro anche un asciuga capelli. Ovvio. Quindi lampada più asciugacapelli collegati alla presa di corrente. Si forma nella mia mente un'immagine terrificante.

sabato 14 giugno 2014

Murder ballads: The Gallows Pole


Sulla forca. La corda chiusa da un nodo scorsoio. Il cappio è già passato attraverso la testa di mio fratello. Ehi tu, quanto credi valga il piacere di una donna?
Credi che, dopo avere avuto il mio corpo, tu possa uccidere la voglia di vederti morire? Oro argento danaro, le voglie soddisfatte da tua sorella non placheranno il suo desiderio di ucciderti!
Sulla forca.
Fratello mio, sono una donna felice della sua castità perduta che non ti salverà. Tra le gambe il perno della pulsione che genera piacere. In grembo conduco potenziale forza creatrice che sarà arbusto di generazionali esistenze.
Sulla forca.

giovedì 12 giugno 2014

Il turismo ai tempi di Foscolo

Anche quest'anno la ns. associazione Vi proporrà dei viaggi per l'Italia. Ma la novità assoluta è che li faremo non in treno ma in rima e che Vi proporremo dei percorsi innovativi.
Lombardia: Pavia e Brescia dagli atrii muscosi.... dall'arse fucine stridenti, dai solchi bagnati di servo sudor, un volgo disperso repente si desta, intende l'orecchi, solleva la testa percosso da novo crescente romor.
Tutto questo al mercatino della domenica presso le piazze Carlo Magno dove potrete acquistare le stoffe francesi dell'atelier Ermengarda & Ausberga.


mercoledì 11 giugno 2014

Tira scirocco, di Monica Gentile

"S’è messo a piovere a tradimento, l’acqua cade a secchi, i santi hanno deciso di strizzare il cielo. Al camposanto sono le quattro passate, ma sembra notte. Poi tutt’assieme, così com’è arrivato, l’acquazzone finisce. La strada davanti alla baracca dell’americano è allagata, perciò il barone manda Luzzo, il suo autista, a comprare i fiori. Col mazzo di crisantemi bianchi in una mano e l’ombrello nell’altra, il barone supera la cancellata di ferro, inghiottito dall’odore rancido di fiori andati a male e di muffe di terra. Di solito Luzzo si piazza davanti la Lancia Aurelia berlina col braccio sopra al tetto lucido, e si fuma due, tre sigarette. Oggi l’umidità gratta le ossa, ma pur di fare quattro tiri, Luzzo s’è acceso una Nazionale e s’è messo a passeggiare avanti e indietro per scaldarsi.

martedì 10 giugno 2014

Anna Politkovskaja. Cecenia, il disonore Russo


Anna a terra, scomposta, una chiazza dietro sembra la luna, ma è rossa. Sembra un'aureola, ma non da altari. Altari di terra, altari di carta. Sembra la luna che oggi illumina questa città di morti, di assassini, di morti ammazzati, di carnefici, di innocenti. Di vittime. Groznyj, bruciata, saccheggiata, sventrata.
Molto meno recito tra le labbra. Sono preghiere per i tuoi e i miei morti, piango. Io li piango.

lunedì 9 giugno 2014

Reading Letteratura Low Cost - marina di libri, Palermo


Pere, cinghia, pioggia, leggìo, cassetta, succhi di frutta, cantante stonato, posseduta, civette e galline, mascherina, Mein Kampf, palco, libri, gabbiani, TACI, ronzini parlanti, anticoncezionali oleosi, Gigi D'Alessio, selfie, scampagnate, palco, teschio, scaletta, ingredienti, low cost, cortile, scrittori defunti, face on the floor, fratelli Grimm, gnocche lombarde, Schwarzenegger, scisson, romanzi, passeri, matrimoni, zaini, vitalizi, Eboli, orgasmi medievali, K-way, latte, pubblicazione, faro, minigonna, imbrogli, pineto, Itaca, bionde, segnalibri, frutta non lavata, gruppo, apertura a strappo, marina di libri, Palermo.

venerdì 6 giugno 2014

Taci, Gabriele (che nel pineto piove)



A Gabrie', io non ci vengo più con te la domenica. "Andiamo al mare, domani": io già che mi sognavo stesa sulla spiaggia a riscaldarmi al sole di maggio, magari con un bel libro, a rilassarmi un po' , mentre tu accanto a me, che so, mettevi un po' di musica giusta, Battiato... i Coldplay...
Invece no. "Facciamoci un giro nella pineta"....addio alla favola bella che mi ero creata, illusa!!
Pineta? Bosco pieno di rovi e piantacce selvatiche. Io con le infradito e i vestiti leggeri.

giovedì 5 giugno 2014

Letteratura low cost: Alla ricerca del biscotto perduto

Un pomeriggio d'estate, rincasando sotto 40 gradi all'ombra, mia madre mi invitò a prendere un tè freddo; accettai subito dato che avevo una sete paurosa. 
Insieme al tè portò un pacco di biscotti, mi disse che m'avrebbero reso famoso per i secoli a seguire. Ne assaggiai uno e devo dire che non mi fece nessun effetto se non un po' di schifo. Troppo burro avevano messo in questo biscotto. Subito dimenticai le vicissitudini della giornata, il peggio mi era appena capitato.
Mia madre insistette perché ne prendessi un altro. 
Lo misi in bocca e andai di corsa a sputarlo in bagno.

lunedì 2 giugno 2014

Cronaca di un suicidio annunciato

Alena quel mattino era sgusciata dal letto prima che la sveglia le ricordasse che era giorno di scuola. Aveva dormito poco e male. Glielo diceva sempre la madre che troppo gelato raffredda lo stomaco, ma lei, golosa, non si curava degli effetti collaterali se non quando si svegliava nel cuore della notte per i crampi e con uno strano sapore metallico sul palato.