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martedì 7 marzo 2017

Il Gattopardo raccontato dalle cameriere: LA CENSURATA

Ma che ne sanno loro? Le cameriere del Gattopardo, le avete sentite? Si fermano alle apparenze - a quello che il Principe e la Principessa gli vogliono fare credere - non hanno scavato, non hanno spiato dai buchi delle serrature, non hanno rovistato davvero nella spazzatura! Se lo avessero fatto avrebbero capito come stanno le cose. A casa Salina sono un branco di pervertiti - altro che rosario tutti i giorni e santanotte tutte le sere. Altro che Gesùmaria.
Ma io non ci sto, perchè vi hanno riempito la testa di minchionate col botto, altroché.
Io ho guardato, ho visto, e ora ve lo conto io, il conto vero, alla tirata delle somme.
Quella gatta morta di Concetta un poco sospirava e un poco sbuffava, e tutti pensavano che non voleva che Tancredi si pigliasse Angelica perchè era innamorata di lui. Che minchiata. Concetta la lappana era innamorata di Angelica. E la piccola Sedara, assatanata che Tancredi non la voleva soddisfare prima delle nozze, si mantenne vergine sotto le dita di Concetta, e la lingua, che non ci fu bisogno di fare sangue, per farla godere. E la principessa disse che fu, al grido di Angelica, e ci dissero che giocavano a nascondino. Seh! 
Don Fabrizio e Padre Pirrone, nella vita vera erano amanti, che si facevano il bagno nella stessa vasca - ma non prima lui e poi l’altro, proprio insieme. Il pretaccio ci lavava la schiena al principe e sospirava. E i piedi, gli lavava, e poi le cosce. E il blasone quella volta gli esplose in faccia - che ci rimase pure male e la sera, al rosario, ancora aveva i capelli bianchi, questo schifoso, e si asciugava con la tovaglietta della comunione.
E vogliamo parlare del Conte Cavriaghi? Bello fu, che lo portò Tancredi e ci fece omaggiare un libro di poesie del Boiardo alla cuginetta, e pensava di sistemare le cose, ma quello faceva il cascamorto con Concetta per copertura: la notte scendeva e se andava nella tana del principino Francesco Paolo e facevano giorno a su e giù, te lo metto io e me lo metti tu - ma sempre vestiti e con le carte sul tavolo, che se qualcuno li trovava ci dicevano che facevano una partitina. Seh! 
Ciccio Tumeo, per il si e il no - altro che repubblica e monarchia - se lo curava assai a Bendicò , che quello era troppu liccu e se lo faceva fimmina mentre si mangiava le minne di vergine della festa, che manco se ne accorgeva, ‘stu babbo di cane. Ma un giorno ci ringhiò e ci dette una taliata accusì laria, ‘u bestia, che Ciccio ancora correva e fu così che trovò il soldato squartato nel giardino, mentre si chiudeva la patta dei pantaloni. 
Alla signorina francisa, l’istitutrice dei ragazzi, mademosella Dombreuil, ci piacevano assai le banane - frutta esotica, gusti di Parigi. Ma quando mai, quella un poco se le mangiava, sì, che poi le bucce le doveva fare trovare, ma due al giorno se le teneva : una davanti e una dietro nella cameretta, allo specchio si dimenava da sola e sul pavimento bocconi e sulla sedia e poi nel letto. Insomma era tutta un’autodafè - che ce l’ho sentito dire a Donna Stellina e mi pare che questo significa. Insomma, avete capito. 
E Sedara, il sindaco - sì, proprio lui - a sua moglie la teneva schiava del sesso, a tutte le ore, soprattutto del giorno : che la frustava e lei gridava, e ci metteva i ferri e lei gridava, e le tirava i capezzoli con le pinze e lei gridava. Accussì tutti la sentivano gridare tutt’u jornu e ci pareva che era di cattivo carattere, poverina, e mai a nessuno ci venne di salvarla perchè lui non la faceva vedere e credevano che era selvaggia, la mischina. Seh! 
Alla fine il principe morì a Napoli, di infarto. Seh! Quello sporcaccione morì di AIDS, e per questo lo avevano portato a Napoli, che nessuno lo doveva vedere, che ancora cercava a quel demonio di Padre Pirrone. Ci chiamarono un’altro prete, quello non se lo filò - che uno masculu ne avevano trovato, caso strano - e il principe morì con questo desiderio, guardando il mare - e che gli restava da fare.
Tutto cambia per restare tutto uguale. Sporcaccioni !
Nel suo studio trovarono un manoscritto. C’era descritto per filo e per segno tutto quello che il principe aveva scoperto col suo cannocchiale puntato - non alle stelle, però, ma dentro le cammare della sua casa. 
So che lo hanno nascosto perchè nessuno sapesse, ma ho sentito dire che è stato ritrovato, nientemeno che in America. Pare che sia diventato un best seller.
Monica Sapio