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giovedì 20 aprile 2017

Ora



Hanno capelli che cadono sulla nuca e pantaloni sulle caviglie, attraversano strisce pedonali, consapevoli che la strada da percorrere li porterà in un vicolo cieco o li porterà in Europa. Camminano in gruppo, o soli. Talvolta vanno la sera ai tavoli delle osterie dei Chiavattieri, le musiche altissimi volumi, poco più in là la Cala di ormeggi, velieri della Lega Navale, cantieri navali che soffocano l'ottagonale faro, la lanterna spenta, borbonico. Dove vanno? Ancora più in là i lastroni levigati, lucidi da pioggia o struscio, che contornano Villa Garibaldi, le bellissime cancellate liberty del Basile, la cinquecentesca Chiesa della Madonna della Catena, lo sapevi una catena chiudeva il porto per il dazio prima dello sbarco. E sullo sfondo Palazzo Steri, dentro il bellissimo quadro Vucciria di Guttuso. Dove vanno?

La Gancia e Via Alloro, arrivi alla Kalsa. Forse stanno aprendo troppi locali, ristorantini di nicchia, le volte di antiche scuderie. Quanti conventi e Chiese. Ti accorgi che sono immobili, ferme alla deriva del tempo?

Si lasciano scorrere risate e battute, prima dell'ultima birra, fumo, pillole che addormentano un po' le angosce. Le caviglie scoperte che corrono sguazzando per l'ultimo mare, l'ultimo bagno in questi cristallini, inquinati mari per gli scarichi delle Ville di Mondello.

Hanno diritto ad una chance. Nessuna. Forse un correre tra vassoi e birre, tra tavoli e cucine luride di acqua versata, piatti da pulire, asciugare, pietanze da servire. Forse questa l'ultima chance dopo aver studiato la Statua di Mozia e il frammento blu del ricciolo della testa di Giove, trafugato ed esposto a Malibù, per ricchi magnati miliardari del dollaro.

Forse un volo low cost verso coste, scogliere bianche e non di tufo, verso città oscure, bagnate, in aule gotiche, biblioteche affollate, informatizzate, cartellini virtuali. Forse call center di imprese della finanza, delle attività che gestiscono acqua, luce, gas, pagamento di tasse universitarie, pc informatizzati per statistiche sulla preferenza dei consumatori al brodo vegetale, o al liofilizzato di caffè, saponette, creme per la rasatura, assorbenti e scarpe.

In questo futuro volo infinito e volo di ali spezzate, la corsa è uguale. Arriva e vive il più forte, il resto soccombe.



Clotilde Alizzi