Erano nati come i colori primari e il vento, come il pensiero e la ragione, e di questo si doveva prendere atto. Eppure non si riusciva a dare loro una classificazione. Era questo il nocciolo della faccenda.
Nessuno poteva vivere nel mondo senza essere stato classificato e catalogato Ognuno, grazie a questo, era anche destinato a vivere in un determinato contesto. Occorreva avere un nome preciso, un’origine accertata e un pezzo di carta con la firma di un'autorità. Poi, casomai, altre evoluzioni sarebbero venute da sé, ma solo sulla base di regole precise, inalienabili.