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giovedì 26 giugno 2014

Wittgenstein tra i piedi


Storia della Filosofia 1. E' importante, se non la studi subito perché cazzo ti sei iscritta?
Non si capiva niente in facoltà,  si muovevano mute di pesci variopinte con capellini di strane forme infasciate max taglia 40 - se hai  un grammo in più sei fuori. Parlavano affannosamente, gli occhiali affossati nelle orbite bianche tendenti al giallognolo di Parmenide, Platone e gli effetti Socratici e l'arte della Maieutica la filosofia francese e le origini del Positivismo.
Passando davanti a una porta intravidi un giovane uomo ossuto capelli lunghi neri seduto gambe accavallate un braccio penzoloni l'altro dimenato in aria: stava parlando  di Wittgenstein. 

Più tardi seppi che costui era l'assistente di Filosofia, ma io che ci facevo li? 
C'ero solo perché la mia professoressa di italiano per tre anni di fila aveva tenuto una classe inchiodata con elucubrazioni filosofiche, con discorsi più in cielo che in terra - mi fece un regalo: imparare a ragionare; una meta visione delle cose in un linguaggio intriso di vocaboloni e conoscenze linguistiche  possono smontare situazioni e persone solo con l'arte del saper parlare..  a me parlare piaceva tanto e siccome a quei tempi non ero fisicamente interessante  ingegnai l'intelletto i ragazzi mi adoravano per le mie doti oratorie, che piacere era essere amica stretta di quei ragazzi ambiti da  tutte - le regazze si svenavano magari solo per essere salutate mentre io  ero la preferita - tenevo discorsi comizi incitavo alla cultura all'elevazione delle menti un orgasmo dopo l'altro. Decisi di iscrivermi in Filosofia della mia classe nessuno volle fare questa pazzia. Non ci capivo molto agli inizi ma era affascinante, seguivo le lezioni, un delirio dopo l'altro, ma il colpo dovevo ancora incassarlo; successe quando chiesi il programma,  in basso al foglio la descrizione della parte monografica della materia: Manuale di retorica;  Prigogine Stengers La nuova alleanza. Di corsa acquistai i libri, sedetti per studiare, girai un paio di pagine, lessi i capitoli rimasi fulminata da La tecnica dell'elocuzione la retorica Kantiana convincere persuadere suggestionare e ancora Carnap la costruzione logica del mondo formule e ancora formule neanche fossi una matricola di chimica.
                                          P,Q/R+S=P,Q/R,S
"Ma allora questi due procedimenti inversi della sottrazione di incompatibilità non andrebbero considerati senz'altro come procedimenti logici, anzichè retorici come li considerava Perlman?" 
Che sconforto in aula una bruma di scienza infusa possedeva i nostri corpi straziava spiriti mortificava l'intelletto - io continuavo a non capire niente ma ero felice studiavo filosofia.
Il peggio si materializzò.
Tutti presenti di prima mattina davanti agli studenti giunse un uomo minuto a testa china, sedette a pochi metri dai primi banchi riordinò libri  fogli si passò  la mano tra i capelli alzò lo sguardo freddo nominò l'uomo di tutti i tempi , l'incontrastato Wittgenstein, dalla ricerca logica al silenzio. Ci avessi capito qualcosa era tempo perso stare lì  solo a sentire il  nome mi contorcevo la bava mi scendeva dalla bocca per lasciarmi esanime sulla poltrona. Molti furono i tentativi di studiarlo lessi la copertina la quarta di copertina la costola l'indice del volume le pagine dedicate ai termini greci e latini biografia essenziale la sequenza delle pagine da un verso all'altro ma non ci fu salvezza il buio fu totale Wittgenstein  come la matematica divenne il mio tormento la persecuzione il delirio lo struggimento l'annegamento dello spirito la mortificazione totale. Decisi di ignorarlo ma ero felice frequentavo filosofia.
Seguii le lezioni con costanza e ammirazione davo la percezione di essere intelligente arguta addentro al sistema astruso di chi niente sa ma si da arie da intellettuale soddisfatta di non capire un ludwig continuai a studiare storia della filosofia  la parte monografica divenne componente d'arredamento ancora oggi tra uno spostamento e l'alto fa capolino la spolvero con devoto rispetto, di nascosto a me stessa leggo qualche frase ma continuo a non capirci un ludwig sorrido e lo riposo Wittgenstein e il positivismo logico sono rimasti indecifrabili.
Mi trovo quest'anno al Salone del Libro di Torino girovagando tra vagoni di libri passo la mano sulla copertina di un libro  Ludwig Wittgenstein.
"Conversazioni e ricordi". L'ho preso al volo lo sfoglio mi seggo per leggerlo meglio sono scossa il tormento si ripresentava non potevo sfuggire all'occasione di tutta una vita,  era lì in quel libro il filosofo presentato come uomo lo rendeva umano chi era questo pazzo maniaco non aveva di meglio da fare? lo acquisto.
Se avevi commesso un omicidio, se il tuo matrimonio stava andando a pezzi, o se eri sul punto di convertirti a un'altra fede, Wittgenstein era la persona ideale per un consiglio. Non rifiutava mai un aiuto concreto. Se invece soffrivi di ansia e insicurezza, era un uomo pericoloso, da cui era meglio tenersi alla larga. Non dimostrava comprensione per i problemi comuni, i suoi rimedi erano troppo drastici, chirurgici. Segnai al margine del libro una F come Filippo, più avanti segnai W=F.  
Non sapevo di vivere con ludfiling.  

Peppa Modotti