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sabato 27 dicembre 2014

Orrori natalizi: Indifferenziata di Natale

L'albero quest'anno non lo volevo fare. Avrei buttato nell'indifferenziata palle e nastrini, nella plastica e metalli fili d'argento e lucine, nella carta formine umane in cartapesta e montagne siriane, cisgiordane o palestinesi.

Per partire e trovarmi dal 20/12 al 20|01|2015 a nuotare con le tartarughe delle Galapagos o in un monastero tibetano. O al minimo delle risorse in un B&B in Tanzania.
Mi trovavo al computer a decidere le possibili variabili; sul far delle fatidiche ore 18.00 della giornata, utile alla prima raccolta indifferenziata al fisso arriva il tragico annuncio: per la vigilia tutti da te! Arriveremo forse il 20, 21, 22 o 23. 

Ma il 24 saremo tutti lì.
Io intanto mentalmente misuro la larghezza dei due divani biposto. 6 sedie. Un divanetto formato monoposto o al massimo biposto per sottopeso ed un altro triposto con molle rotte.

Tanto tu sei così brava che riesci anche all'ultimo momento a fare tutto.

L'urlo si spezza in gola.
No.
Ho sempre fatto finta di essere brava.
Faccio un rapido conto: il nonno e la nonna. Contando i loro anni raggiungo il centenario d'Italia e della 1^guerra mondiale. Ergo: comprare i cuscini e le fodere del divano. Non si sa mai una rimessa improvvisa. Quarta generazione: diabete ed ipercolisteromia. Niente zuccheri, cena ad orario, pochi grassi e soprattutto insaturi, forse. Terza discendenza: niente panettoni o pandori ma scorzette di arance in zucchero caramellato, carciofi e calamari fritti per un ritorno agli afrori della gioventù. E poi prepara qualcosa che sai piacerci.
Questa si chiama perfidia. 2^ generazione: niente fritture, solo prodotti vegetariani ma ti raccomando non in sacchetti preconfezionati a lunga conservazione. E poi niente polvere, acari o profumi. Soffriamo tutti di allergonopatie ma, fortunatamente, nessuna delle donne di famiglia è gravida. Scegli tu liberamente cosa presentare. Dopo una notte insonne in cui mi rivolsi a S.Artusi più volte, preparai una lista a 4 colonne :
da 90 a 70 compresi diabetici ed ipercolisterolici, da 70 a 45 omnia comprensivi, da allergopati a vegetariani, da liberi pensatori e mangiatori (ma la lista includeva solo me).
Frequentai assiduamente supermercati, sempre con la lista in mano, pescivendoli in orario di chiusura per comprare il trancio al minor prezzo, negozi di prodotti naturali a prezzi esorbitanti. Ed alla fine, di sabato che non avevo nulla da fare, preparai anche il semifreddo alle mandorle, tutto rigorosamente vegano. Comprai piatti, sottopiatti, colorai con bombolette spray dorate ed argentate resti di pasta da spargere sulla tovaglia rossa ed alla fine non mi restava che il gran giorno. Il buon Dio pensò di venirmi in aiuto: mi fece il regalo di un bel coccolone per cui il fatidico 24 sera mangiai in un bel lettino bianco con sovraccoperta siglata ASL: brodaglia e parmigiano accompagnate dallo zoccolare di due infermiere non proprio smunte. Mi dimisero dopo 2 giorni. In tempo per le prenotazioni.
I congiunti, affranti, vennero a rendermi visita chiedendomi se le pietanze avessero avuto bisogno di ulteriore cottura.
Mi finsi in catalessi.


Natalina Di Natale