Google+

venerdì 22 maggio 2015

Cuore Nero

Di questo di cui stiamo parlando sarebbe meglio scordarsi che c'è stato - il nulla, il fumo, la nebbia.
Il suo nome fa puzza come il nomignolo che hanno tutti quelli della sua razza – dice che andavano a svuotare latrine per poi vendere fertilizzante, gli alberi di limoni crescono più forti. Li chiamavano merdaioli. Lui no, cuore nero.
Di questo di cui stiamo parlando possiamo dire poco e niente, noi ci chiudevamo gli occhi per non sapere quando passava, le orecchie per non sentirlo se diceva una cosa a sua moglie o a suo fratello, solo per sbaglio – e per sbaglio è successo – siamo a conoscenza di quattro cose contate e solo queste possiamo riferire.

Per dire – e tutti lo sanno -, non era uno che si vedeva in giro. Mai. Però nell'aria si sentiva la sua presenza, uno sguardo che ti segue e vede tutto quello che fai. Uno prudente che gli passarono gli anni a scappare, certamente non è un modo di campare che augureremmo a nessuno. Ma le circostanze comandano, sono dettate dal gioco.
(...)
Tanti in paese lo aiutavano, di notte lasciavano le porte aperte, ma pure di giorno. E c’è chi lasciava un pezzo di pane, chi un sacco di patate. Lui si infilava con il buio e si portava quello che trovava. Alcuni dicevano che il paese era così tranquillo che potevamo dormire con le porte aperte, ma quando mai, lo facevano per garantirlo.
Per me si spaventava di fare la stessa fine di don Piddu, una brava persona che voleva la pace per tutto il mondo, che aggiustava le situazioni e a chi sgarrava gli faceva il rimprovero. Ma in queste zone essere bravo non serve. Don Piddu è finito ammazzato, che magari avrei parlato con lui e gli avrei spiegato la situazione. Ora che è morto dicono che fu uomo di mafia.
Ma mafioso è parola pesante, lui era solo uomo d'onore. Per me, e contrariamente, non fece ammazzare mai a nessuno. Tante cose si sono dette a proposito dell'ammazzatina di don Piddu, ma neanche questa parola è giusto usare, tutti parlano di scomparsa. E qui si sa, a mettere mano fu la ghenga, la banda di questo che camminava vestito da monaco. E la morte di Piddu fu solo l’inizio di un lungo elenco di disgrazie, neanche finivamo di piangere per uno che c’era il successivo da andare a ossequiare.

AAS LAB
(Ivana Castronovo, Gaia Lo Bosco, Fabiola Lo Bosco, Giorgina D'Amato, Antonio Mineo, Maria Citrano, Giorgio D'Amato)