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venerdì 24 luglio 2015

Il romanzo erotico secondo AAS

Il  romanzo erotico non è fatto per le signorine, che le madri ripongono i libri al contrario per nascondere la quarta di copertina o meglio li gettano in fondo agli armadi o nei cassetti delle mutande. Appunto. Noi di cosa tratta il romanzo erotico non ne vogliamo parlare, che siamo una casa editrice seria e di queste cose non discutiamo.

Ma se proprio letteratura erotica deve essere, ci ritroveremmo a annaspare tra seta e cerniere e nella confusione potremmo andare a sbattere contro un membro turgido e di certo questo non lo vogliamo. Noi siamo un po’ ingenui, capitiamo in una stanza dalle luci soffuse dove un gruppo di persone organizza incontri clandestini, a due a due, a tre a tre, maschi con maschi, femmine con femmine, giovani e vecchi, quando vediamo spuntare una frusta ci copriamo gli occhi, facciamo un passo indietro e scivoliamo su della linfa. Per noi sarebbe meglio quel romanzo erotico in cui un’appena quindicenne viene attirata da alcuni uomini in una casa di campagna, al momento di consumare, però, a uno manca il vigore, mentre un altro ricorda di aver lasciato i suoi sex toys a casa, quello rimasto e la ragazza si guardano: gli è passata la voglia, nemmeno devono raccogliere i vestiti perché non si sono ancora spogliati. 
Lei è delusa, chissà che s’aspettava, con i suoi amici sarebbe stato tutto un unghie sulla schiena, sudore, umori, fiotti, ancora, muscoli tesi, fallo, rifallo, ancora, no questo no, sospiri, ancora, lingua, 67 68 70, ancora…

Valeria Balistreri