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martedì 4 agosto 2015

AAS al FORUM ANTIMAFIA "ANDREA RAIA"

Venerdì.
Tra di noi ci sono assassini e complici, sbirri in borghese e civette, camminano in piazza a braccetto, ognuno senza sapere che ruolo ha l’altro; vanno a comprare le sigarette o il giornale, saranno pure qui al bar – il miglior modo per nascondersi è restare in vista –; ieri hanno impugnato le armi e con le stesse mani oggi ti salutano, ti stringono la mano o le allungano per porgerti lo scontrino mentre ti chiedono la pizzetta o il caffè, con quelle mani ti lasciano pure la mancia. E intanto che penso svolgo il mio lavoro – corto o lungo?
Sul Giornale di Sicilia ci sono Cosimo Manzella e Michelangelo Amato in prima pagina, nella quarta i dettagli della morte di Giusto Parisi. Qualcuno commenta i fatti del giorno prima ma stancamente: tutti trepidano, aspettano il morto nuovo, e intanto rileggono il giornale che qualcosa sfugge sempre.
E' mezzogiorno, al bar arriva la notizia di una sparatoria, viene accolta con un respiro di sollievo, la fame del mostro temporaneamente è placata.
Alla Milicia hanno sparato a uno in un bar.
E questo è il primo di oggi dice don Ciccio.
Oggi a quanti arriviamo dice mio zio.
Secondo me oggi ne facciamo una cutuliata dice don Ciccio.
Spararono a ’u Malufigghiu.

E' figlioccio di don Piddu Panno, dopo la scomparsa del padrino non si era più fatto vedere in giro tant’è che molti pensavano che fosse scomparso di lupara bianca. Tanti fanno questa fine, un amico gli da appuntamento e si presentano in quattro, prendono il predestinato, una sentenza sommaria e lo ammazzano. Il cadavere finisce in un pilastro di una costruzione in fabbrica, squagliato nell’acido o buttato in mare aperto con una base di cemento ai piedi.

Pietro invece era tornato, quando la gente lo vide prima pensò a un fantasma e poi a un miracolo, invece era lui che camminava in carne e ossa, lo vide vivo che respirava, mangiava e scherzava ma tutti concordavano, questo c’è e non c’è, è provvisorio.
(da L'estate che sparavano, di Giorgio D'Amato)


ORE 21.30 alla Torre di Salaparuta di Casteldaccia (PA)