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martedì 26 gennaio 2016

Rana pescatrice multipla

Se ne stava lì, cercando una posizione comoda nella sedia, smaniava, era nervosa. Si sentiva gli occhi di tutti addosso ma non riusciva a capire, come spesso le succedeva, se quella fosse la sua ennesima fissazione o quegl’occhi realmente la scrutavano….
Le venne in mente quel passo del romanzo di Allan Poe , lo aveva letto ne ”Il cuore rivelatore”…. l’occhio ceruleo del vecchio che al buio scrutava… O era l’occhio dell’assassino? Non lo ricordava, era ininfluente ma per fortuna quel pensiero l’aveva intrattenuta per almeno quindici secondi. Quando sarebbe arrivato il dottore, quanto ci voleva? Perché ci mette tanto? Sì, certo , noi siamo pazzi, da manicomio, tutti accomunati dallo stesso disagio.
“Perciò” pensò lei “se siamo tutti nella stessa barca, perché sentirsi a disagio?”
Sedeva in una pozza d’acqua, a terra si raccoglieva una pozza d’acqua, lei era una pozza d’acqua.
Perché non voglio stare nella barca insieme a voi, voglio stare in mare. Con voi?
No, non ci sto! - le scappò ad alta voce e il brusìo cessò d’un colpo; ora era sicura, senza ombra di dubbio, tutti la stavano guardando.
Non ci sto ad aspettare così tanto” disse nel tentativo di raccogliere un briciolo di dignità ma il colorito violaceo la tradiva. Imprecava tra sè il giorno in cui le venne l’infelice idea di partecipare alla terapia di gruppo per la cura della personalità multipla, grondava, smaniava, imprecava.
Ok, Ciccia, io ti aspetto fuori, fumo una sigaretta!, se ne usciva sempre così l’altra sé menefreghista. Personalità multipla; lei era in quattro, gli altri erano sei. Due conti: sei per quattro ventiquattro - era con ventiquattro persone? In una stanzetta angusta? Aria! No, Acqua! Sono un pesce fuor d’acqua! No, sono una pescatrice! Con la coda di paglia! No, coda di rospo! Sono una rana! Chi sono? Chi siamo? E dov’è il dottore?
“Non siamo cavie da laboratorio” gridò.
“Si calmi” proferì con voce ferma e decisa l’infermiera,“ si sieda. Signora?”
“Dov’è il dottore? Siamo cavie da laboratorio”, gridò.
“Si calmi” proferì con voce ferma e decisa l’infermiera ,“ si sieda, signora…?”
“ Ebbene …. Che io sia Rana Pescatrice, Coda di Rospo, un semplice pesce o signora, chi lo potrà mai stabilire? Per il mio sentir io… sono colei che mi si crede, buona sera.”


Concetta Scianna