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lunedì 1 febbraio 2016

Non lavarti, mi piaci così - San Valentino Rosso

Non passerò un altro San Valentino da sola. Ho deciso, metterò in pratica il piano. Poi succeda quel che deve succedere, io ho troppa voglia di te. 
Da anni aspetto che passi per i sentieri del bosco che io conosco da quando sono nata, ma che tu attraversi con tanta prudenza. Hai paura di me e nello stesso tempo mi cerchi. Come un trofeo vuoi portare la mia testa nella taverna per farla rotolare fra i piedi dei tuoi amici ubriaconi.
Li conosco bene. Quante volte mi sono divertita alle loro spalle aggirandomi nei cortili, la notte, sotto la luce della luna, ombra appena più densa delle altre, ma lo stesso spaventosa. Aspetto che tornino dalla taverna e giù ululati senza nessuno scopo che non sia quello di divertirmi alle loro spalle. Loro stanno sempre con te, io non posso mai nemmeno avvicinarmi senza temere una schioppettata. E ci si mette pure quella stronzetta intrigante con quel ridicolo mantello rosso. Se lo mette per farsi riconoscere da te che proprio un’aquila non sei quanto a vista, sennò mi avresti già sparato, ma, nel fogliame fitto, almeno una grossa macchia rossa la distingui. Ma lei con tutti i suoi fiorellini e le moine e la vocina gnègnègnè non sa quello che so io. Ti ho visto dalla finestra nella casetta nel bosco, avvinghiato alla nonna della stupida Cappuccetto Rosso. Vi ho visti e vi ho sentiti. Una grande confusione di mani e vestiti e gemiti vari. Insopportabile. La odio quella vecchia schifosa. E oggi mi vendicherò e tu sarai finalmente mio. Il piano è semplice. Me la mangio, mi vesto da lei e aspetto il tuo arrivo, come al solito dopo il tramonto.  Nella penombra, non ti accorgerai nemmeno della mia peluria e l’impeto della passione confonderà i tuoi sensi tanto che non avvertirai il mio odore. Del resto ti ho sentito io, con le mie orecchie aguzze, dire  a quella lì di non lavarsi perché ti piace così, selvaggia. E chi è più selvaggia di me? Sì, oggi è il giorno giusto per realizzare il mio sogno. Amore mio, non vedo l’ora di averti finalmente fra le mie zampe, io che tanto ti desidero e che per te mi farei persino aprire la pancia.

Marisa Vinci