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venerdì 30 settembre 2016

Pensavo di prendere un libro

Un libro dell'estate, e a parte il tuo ho amazon aperto e non so più cosa ordinare, sai che quando c'è stato l'attentato di Monaco ho pensato subito alla minuzia del tuo libro con tutti quei gingilli e tesori confezionati ad hoc su ebay.
Stavo guidando per andare a teatro verso Trento, le campagne e i meleti lungo i finestrini, prima seconda e terza. Stavo ascoltando il mio cd dei Foxhound e la radio raccontava di quell'attentato a Monaco, là proprio nello stesso angolo dove c'erano state le tue olimpiadi. Ho dovuto accostare lentamente la macchina e sentivo che quello che stavo facendo non erano quei tre secondi del pensiero oddio-cosa-sta-succedendo-accosta ma piuttosto era simile a quei tuoi tre secondi in cui mi raccontavi di olimpiadi che non ho mai potuto vivere e tutto si colorava di tinte punk acide misto polaroid del tuo libro. 

E io cosa ho fatto? Ho detto fra me e me, rivolgendomi al passeggero che non avevo a fianco, tutto questo è orribile, siamo di nuovo in guerra, e poi così, ti pensavo là a München a guardare più in alto lo zeitgeist e a quel punto sentivo delle fitte, sovrapponendo i due attentati e quei frangenti di tempo, quelli di quella partita. È tremendo, poi ho guardato a destra e sinistra, mi sono vista nello specchietto e ho ripreso a guidare scorrendo come se nulla fosse.

Irene Dorigotti

It's funny. All you have to do is say something nobody understands and they'll do practically anything you want them to.