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martedì 14 febbraio 2017

Lettera di San Valentino: Dall'infermiera Laura Taroni al medico Leonardo Cazzaniga

IL DESIDERIO DI TE




Ti amo perché sei la mia libertà.

Ti odio perché sarai la mia prigione.
Ti raggiungo ogni volta e gli spazi si allargano all'infinito; diventi l'azzurro pacifico o il monte più alto.
Da lassù, chiunque tu sia, l'abisso è più facile da desiderare, e volo dentro quel vuoto assoluto che ho riempito di morte. 
Grande potere ha l'amore: è il trionfo sopra la vita. 
Sento il cuore battermi forte. Batte solo per te.
Buon San Valentino, amore mio.
Ti odio perché la tua vetta mi isola e dentro l'azzurro soffro il distacco dal resto del mondo, dai miei simili che non mi somigliano affatto. 
Confinata nello spazio amoroso, resto smarrita, ma una via di ritorno non è quello che voglio.
Proseguo amandoti,  cammino tra le mie vittime, la fierezza mi distingue dai deboli.
Sei la mia ambizione più grande, e il dolore immenso degli altri è solo una spinta sublime; mi eleva a te che sei desiderio assoluto, come l'amore ha prescritto.   
Amore e odio, l'uno e l'altra cosa insieme. Un sentimento unico che non potrebbe spiegarsi senza essere stati crudeli con chi abbiamo lasciato con gli occhi sbarrati. 
Non vorrei amarti, ma odierei me stessa. Vorrei odiarti ma sarebbe come dire che non ho mai conosciuto amore.  
Abbiamo divelto l'asfalto per coltivare le nostre aiuole. 
Dei fiori che ancora nascono, torno a innamorarmi ogni giorno. 


Mi giovava la tua compagnia, la tua ansia nel volermi sorprendere. Ci riuscivi, ma anch'io ti ho sorpreso. 

La notte ha sentito i nostri gemiti e il pianto dei  morti. 
Sono rosse le rose e il sangue ha lo stesso colore. 
Anche oggi, attraverso queste sbarre, ti amo. 
Non cerco saggezza né altra allegria,  più forte di tutto è il desiderio di te. 


Adelaide J. Pellitteri