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venerdì 6 giugno 2014

Taci, Gabriele (che nel pineto piove)



A Gabrie', io non ci vengo più con te la domenica. "Andiamo al mare, domani": io già che mi sognavo stesa sulla spiaggia a riscaldarmi al sole di maggio, magari con un bel libro, a rilassarmi un po' , mentre tu accanto a me, che so, mettevi un po' di musica giusta, Battiato... i Coldplay...
Invece no. "Facciamoci un giro nella pineta"....addio alla favola bella che mi ero creata, illusa!!
Pineta? Bosco pieno di rovi e piantacce selvatiche. Io con le infradito e i vestiti leggeri.


"Ascolta", mi dicevi, "da qualche parte odo parole non umane"...(il venditore di cocco sulla spiaggia, in effetti, sembrava venire da Marte!)
"Ascolta" mi ripetevi ... "Cos'è sto suono?" Ma dico io, la vita di città ti ha bruciato le orecchie? Non senti anche tu che é una cicala?
E intanto comincia pure a piovere....
E che fracasso la pioggia sui pini dai novelli rosei diti (ma poi non sì dice dita?) sulle ginestre fulgenti che avevo raccolto, sui nostri volti un po'insudiciati. E io che cercavo di tornare alla macchina, ma le piantacce s'attorcigliavano alle gambe, ai malleoli, alle ginocchia....(dovevo capirlo che c'era la fregatura, quando ti ho visto arrivare con le scarpe da trekking) e tu che provavi pure ad abbracciarmi ...
Intanto una rana si era messa a gracidare così forte che manco si sentiva più la pioggia...più forte....meno forte...insomma, una specie di concerto. Noi tutti bagnati, fino nelle ossa; io che piangevo per la rabbia e la delusione e tu che te la ridevi e facevi il mollicone dicendomi cose tipo "i tuoi occhi sono pozze di cielo"... ma che!?
"Taci" ti ho detto, "altrimenti te le faccio sentire io quattro parole non umane! Riportami a casa. Ieri hai illuso me, oggi ti eri illuso tu... che pensavi di ottenere nella pineta, con sta pioggia, poi!"

(la pioggia nel pineto - rewriting)
Giovanna Nigrelli- Gabriele D'Annunzio