Google+

venerdì 20 febbraio 2015

AAS LAB: volare

Fredda giornata di febbraio, i muscoli delle gambe e delle braccia tesi e duri – blocchi di travertino. Aria frizzante, il cielo pieno di nuvole grigio antracite – tristezza.  La voglia di correre, essere investita dai raggi solari, una priorità assoluta.
                                                                                                     
L’animo leggero in contrasto con la rigidità muscolare. Giornata impossibile da vivere. Nella mente la libertà cambia le emozioni. La vita come un’altalena gioia tristezza – tristezza gioia, quando si ferma? 
La gioia colorata da sorrisi, un sorriso che ti porta in alto talmente in alto da dominare un terzo del globo terrestre e poi giù a caduta libera con gli occhi fuori dalle orbite e le guance che vibrano come nacchere gitane. La gola asciutta per la troppa aria ingerita. Il blu del mare inonda la vista, spezzata dalle montagne.  Le strade serpenti neri intervallati da cubi in movimento, il cemento a macchia di ghepardo spezza il verde della campagna. 
E’ una prospettiva aberrante che cambia punto di vista ogni millesimo di secondo. La velocità inebria i sensi, il vento modifica il volume delle cose.  Le punte delle dita delle mani lontane dal viso, quasi a volersi staccare. 
I palazzi tante piramidi tronche capovolte, con delle basi grandi e piatte. L’unica cosa quasi invisibile l’essere umano, talmente piccolo da sembrare la testa di uno spillo. 

Caterina Guttuso