È da un po’ di tempo che la
signora Angela non si vede sul balcone a stendere i panni. E' stata impegnata
ad accudire la figlia, è diventata mamma da una settimana.
Anche Patrizia da un po’ di tempo non sta a casa, racconta in
giro di un ipotetico ricovero di suo marito, malato di diabete.
Le due signore si guardano
in faccia e si sorridono.
“Buongiorno signora Angela, ho saputo di sua
figlia che ha partorito un bel bambino di quattro chili, complimenti, me la
deve salutare tanto, verrò al più presto a fare il mio dovere!”
“Grazie signora Patrizia, lei è molto gentile,
mia figlia sta bene; ma come sta suo marito? per essere qui vuol dire che la
situazione è migliorata!”
“ Sì, signora Angela, adesso va meglio, speriamo
che il Signore ci aiuta. Ma ha sentito cosa è successo tre giorni fa al Comune?
Hanno arrestato quasi tutto il consiglio comunale, per frode, c'erano cinque
auto dei carabinieri e una decina di agenti. Li hanno presi tutti, questi
farabutti, ci hanno succhiato il sangue per anni, finalmente è arrivata la
giustizia. E il sindaco, diceva che era sereno e che i magistrati avrebbero
fatto verità; e difendeva l'indifendibile! Lo sanno tutti quello che
combinavano. Mentre venivano arrestati il benzinaio della piazza diceva che era
una farsa, perché il sindaco e i suoi consiglieri sono delle brave persone,
integerrimi cultori della cosa pubblica, disinteressati a tutto quello che può
essere un loro tornaconto. Signora Angela, il benzinaio è un poeta!”
“Comunque signora Patrizia,
lo sanno loro come sono andati i fatti, la saluto, ho molto da fare. Buona
giornata!”
Nel salutarsi Patrizia pensa che il miglior regalo per quel bambino
possa essere un padre, la signora Angela che più di un medico – per il marito
di Patrizia - ci sarebbe bisogno di un avvocato – magari penalista -, nella
retata al Comune il marito doveva esserci, gli sbirri si sono dimenticati di un
povero malato.
Raffaello Lo Iacono