Nessuno può capire. Quando uscivo di casa per
andare a scuola c’erano le persone che ridevano e mi dicevano totino totino, ma
in che cosa ti devi diplomare, grammatica pilusa?
Io non ci davo conto, la gente sono ignoranti e non
capiscono.
Allora ho lasciato la scuola e mi dissero cercati
un lavoro onesto, vabbene, risposi.
Ma poi ho scoperto che il lavoro, quando è troppo
onesto, vuol dire che uno si stanca pure troppo, insomma in quel posto ci restai da natale a santostefano.
E allora mi sono cercato un altro lavoro, qui però,
mi dissero, devi rigare dritto. Vabbene, risposi.
Quando uscivo di casa per andare a lavorare tutti
per strada: totino totino, ma che ci vai a fare alla stazione? mi sfottevano e
io non rispondevo, perché la gente sono invidiosi e non capiscono un cazzo.
Facevo il binario - dipende i turni, certe volte
pure il binario morto. Era un lavoro molto duro, specialmente quando i
ragazzini – figlidibuttana – mi mettevano una moneta sui denti e poi
aspettavano che ci passava sopra il treno.
È una vita dura, c’è gente che non lo capisce,
neppure voi lo potete capire.
Perché non avete mai fatto il binario, di lavoro.
E niente, poi ho lasciato. Per adesso faccio
l’albero di natale a parte di casa, con le palle le luci tutte le cose che ci
vogliono. Ci ho pure la stella in testa.
Anche la vita dell’albero di natale è dura,
specialmente a natale, che uno vorrebbe stare a casa sua e passarlo con la sua
famiglia, e anche questa cosa che non ti puoi muovere, piantato nel vaso, il
cane che ti vuole sempre pisciare sui pantaloni.
È dura la vita dell’albero di natale, voi non
potete capire.
Perché non avete fatto mai l’albero di natale, di
lavoro.
Raimondo Quagliana