Ma che vuole
questa pazza? Se ne va in giro di notte col chiaro di luna e bussa a tutte le
porte del quartiere delle mànnare.
È la luna,
dicono alcuni, lo fa perché ha la smania, quando c’è la luna piena bussa che si
sente sola, che vorrebbe entrare, la musica le risate si sentono anche da
fuori. E bussa. Ma che vuole?
Ogni mattina va
alla discarica per raccogliere la stagnola. Le confezioni di sigarette, di
chewing-gum e cioccolata, tutti noi da bambini abbiamo conservato la stagnola
con l’illusione di raccoglierne tantissima e venderla per diventare ricchi.
Luna la raccoglie ogni giorno, pezzetto per pezzetto, ma non l’ha mai venduta. Con la stagnola ha costruito una
sfera luccicante enorme, una luna che riempie quasi una stanza, si vede anche
da fuori, luccica attraverso la finestra.
Vive da
sola, ha sempre vissuto qui nel quartiere delle mànnare. Il marito venti anni
fa non si è visto più, scappato, partito, dicono, sudamerica, svizzera, s’è
perduto in montagna, dicono, s'è buttato da un ponte, non si sa.
E di notte
quando c’è chiaro di luna esce per strada e bussa alle porte dei vicini, fammi
entrare, bussa insistente, che nessuno si è mai rischiato ad aprire una porta. Ma
che vuole questa?
La trovano dopo
una settimana, che già i topi hanno iniziato a mangiarle le orecchie. Non ha
parenti, nessuna la cerca, poi spunta un nipote da lontano e ripulisce la casa,
ma c’è il problema di questa sfera di stagnola che non passa dalla porta. E
allora presto, chiamate qualcuno che la sappia tagliare in due!
Luna bussava
bussava tutte le notti con la luna piena, aveva la smania, aveva la solitudine,
chissà cosa voleva questa pazza, che dentro la sfera di stagnola ci hanno
trovato suo marito.
Raimondo
Quagliana