C’era scritto su un cartello
al cancello d’ingresso, Spiaggia libera - chiude alle ore 19,00, era scritto su
un pezzo di cartone con un pennarello di quelli a punta grossa indelebili.
Abbiamo preso a scendere la scala, tre rampe di cemento con la ringhiera
azzurra, in fondo avevano allestito una specie di chiosco, pannelli di
lamierino colorato, truciolato rivestito, Si affittano ombrelloni e sdraie,
c’era scritto sulla parete del chiosco di lamiere in fondo alla scala.
L’accesso alla spiaggia libera era pulito, un varco sgombro da bottiglie vuote
e sacchi di plastica, niente piatti e bicchieri monouso, c’era anche un
cartello piantato sulla sabbia, appena dopo il varco, Vietato introdurre
ombrelloni e sdraie e altri oggetti ingombranti nella spiaggia libera – che
chiude alle ore 19,00, avrei aggiunto io, ma non ero riuscito a suggerirlo in
tempo, e poi era come vietare di abbandonare i divani ingombranti agli angoli
delle strade. La spiaggia era ben posizionata rispetto al sole e ben conservata,
la sabbia le conchigliette al loro posto, l’acqua di una trasparenza discreta,
poi c’era un altro cartello, anche questo piantato nella sabbia, diceva che
quella spiaggia libera – che chiude alle ore 19,00 e che non puoi portarci cose
ingombranti, tipo ombrelloni o sdraie, avrei aggiunto io, ma preferivo tenermi
tutto dentro, insomma in quel posto era vietato fare il bagno o comunque era
pericoloso perché sprovvista di un servizio di salvataggio in mare.
Ecco, ho pensato, che io
ero venuto apposta per farmi salvare dal bagnino, meno male allora che non so
nuotare, evitiamo complicazioni arrivederci.
Raimondo Quagliana