Barak
Obama toglie le cornici dalla sua scrivania, un velo di tristezza è d'obbligo. Forse
sa già che, oltre alle cornici, voleranno via anche le sue riforme, le sue
nuove leggi. Tutto cancellato.
Già, Barak è un americano nero e come tale non poteva fare niente di buono. Il popolo americano lo ha giudicato un debole, forse perché sua moglie ha avuto l'idea di fare l'orto nel giardino della Casa Bianca. Chissà!
La
nottataccia ha dato l'esito finale e non mi sembra un buon giorno per niente, ho
dormito poco e male, qui a Palermo fa freddo e Donald Trump è il nuovo
Presidente Americano.
Il
suo programma l'ho letto e... riletto. E veramente qualcosa non mi torna.
Se ho capito bene il Messico adesso deve cominciare a prendere calce e
cazzuola per alzare il muro di confine (magari entro 100 giorni. Ha promesso
l'avvio di tutto entro questi termini). Poi dobbiamo aspettarci il doppio
dell'invasione straniera visto che Trump non vuole quelli che vengono dai paesi
a rischio e deve rimandare a
"casa" quelli che sono già lì (se hanno commesso reati. Ma anche se
hanno scontato la pena?). Poi scordiamoci una politica per l'energia pulita
(taglierà tutti i
finanziamenti già destinati, quando proprio l'America è il secondo paese più
inquinato del mondo - almeno secondo la rivista Focus - e noi, intanto, ci
ritroviamo con trombe d'aria che il Bel Paese non aveva mai conosciuto). Lui
ama il petrolio e le energie fossili (le politiche per l'ambiente sono tutte baggianate, dice); inoltre vuole fare fuori dai posti di
rilevanza nazionale tutti gli stranieri di qualunque nazionalità (inutile
se qualificati e meritevoli, quindi miei cari ricercatori non sperate più nel
sogno americano), "gli Americani
prima di tutto e di tutti" ha
detto Donald. Non mi sembra una bella cosa e mi ricorda vagamente il tizio con
la fissa della razza ariana. Intende fare fuori anche la Nato, dice che è meglio
che ognuno si difenda da sé (a meno che non si paghi profumatamente all'America
il generoso servizio) insomma una bella idea dopo l'altra. Ha di certo promesso
molti posti di lavoro e con tutte le espulsioni che farà c'è da crederci. Ha
anche assicurato che l'ISIS non sarà messa in condizione di possedere la bomba
atomica (menomale almeno questo!), però dice anche che con loro risolverà la
questione definitivamente (e a me
suona come: L'atomica gliela butto io e così il caso è chiuso). Ora non vorrei
infierire, ma ce l'ha anche con i gay (ma questo si capisce, è naturale, lui ha
altre preferenze). Alla fine la sua apertura è solo verso Putin (che ci ha li
sordi e con lui si possono fare grandi affari).
A compenso di tutto però ha affermato di fare tornare l'America alla sua grandezza!
Ma la sua grandezza non era appunto il fatto che fosse il sogno di tutti? la
libertà di tutti? una possibilità per tutti?
Io spero di avere capito malissimo, perché non mi pare possibile che gli
americani - signori del mondo - si siano affidati a questo signore.
Magari il suo programma era solo una provocazione.
Buona fortuna mondo.
Adelaide J. Pellitteri