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giovedì 10 novembre 2016

SBARACCA OBAMA



Barak Obama toglie le cornici dalla sua scrivania, un velo di tristezza è d'obbligo. Forse sa già che, oltre alle cornici, voleranno via anche le sue riforme, le sue nuove leggi. Tutto cancellato.

Già, Barak è un americano nero e come tale non poteva fare niente di buono. Il popolo americano lo ha giudicato un debole, forse perché sua moglie ha avuto l'idea di fare l'orto nel giardino della Casa Bianca. Chissà!
La nottataccia ha dato l'esito finale e non mi sembra un buon giorno per niente, ho dormito poco e male, qui a Palermo fa freddo e Donald Trump è il nuovo Presidente Americano.
Il suo programma l'ho letto e... riletto. E veramente qualcosa non mi torna.
Se ho capito bene il Messico adesso deve cominciare a prendere calce e cazzuola per alzare il muro di confine (magari entro 100 giorni. Ha promesso l'avvio di tutto entro questi termini). Poi dobbiamo aspettarci il doppio dell'invasione straniera visto che Trump non vuole quelli che vengono dai paesi a rischio e deve rimandare a "casa" quelli che sono già lì (se hanno commesso reati. Ma anche se hanno scontato la pena?). Poi scordiamoci una politica per l'energia pulita (taglierà  tutti i finanziamenti già destinati, quando proprio l'America è il secondo paese più inquinato del mondo - almeno secondo la rivista Focus - e noi, intanto, ci ritroviamo con trombe d'aria che il Bel Paese non aveva mai conosciuto).  Lui ama il petrolio e le energie fossili (le politiche per l'ambiente sono tutte baggianate, dice);  inoltre vuole fare fuori dai posti di rilevanza nazionale tutti gli stranieri di qualunque nazionalità (inutile se qualificati e meritevoli, quindi miei cari ricercatori non sperate più nel sogno americano), "gli Americani prima di tutto e di tutti" ha detto Donald. Non mi sembra una bella cosa e mi ricorda vagamente il tizio con la fissa della razza ariana. Intende fare fuori anche la Nato, dice che è meglio che ognuno si difenda da sé (a meno che non si paghi profumatamente all'America il generoso servizio) insomma una bella idea dopo l'altra. Ha di certo promesso molti posti di lavoro e con tutte le espulsioni che farà c'è da crederci. Ha anche assicurato che l'ISIS non sarà messa in condizione di possedere la bomba atomica (menomale almeno questo!), però dice anche che con loro risolverà la questione definitivamente (e a me suona come: L'atomica gliela butto io e così il caso è chiuso). Ora non vorrei infierire, ma ce l'ha anche con i gay (ma questo si capisce, è naturale, lui ha altre preferenze). Alla fine la sua apertura è solo verso Putin (che ci ha li sordi e con lui si possono fare grandi affari).
A compenso di tutto però ha affermato di fare tornare l'America alla sua grandezza! Ma la sua grandezza non era appunto il fatto che fosse il sogno di tutti? la libertà di tutti? una possibilità per tutti?
Io spero di avere capito malissimo, perché non mi pare possibile che gli americani - signori del mondo - si siano affidati a questo signore.
Magari il suo programma era solo una provocazione.


Buona fortuna mondo.


Adelaide J. Pellitteri