Tutti questi monumenti – sosteneva
Manfredi -, alimentano miti in cui i vecchi siciliani della tua guardia si
sono rintanati, noi siamo il cambiamento e nulla resterà allo stesso
modo. Zione, vado, mi aspetta uno venuto da Torino, un certo Chevalier,
mi vuole proporre di entrare in Parlamento, tu che ne dici? Ah, ho una
cosa per te – Manfredi mancò neanche trenta secondi e rientrò con un
cestino -, guarda Zione, è un micio maculato, l’ho trovato per strada.
(Il ballo ci fu, il principe avrebbe preferito i soliti valzer, Manfredi anticipando i tempi di cent’anni disse che prima o poi tutti avrebbero ballato una musichetta allegra che si sarebbe chiamata twist. Una voce che usciva da un aggeggio con una tromba in ottone cominciò a cantare “Guarda come dondolo" - il cane Bendicò stava sdraiato per terra, il micio maculato gli torturava le orecchie.)
(Il ballo ci fu, il principe avrebbe preferito i soliti valzer, Manfredi anticipando i tempi di cent’anni disse che prima o poi tutti avrebbero ballato una musichetta allegra che si sarebbe chiamata twist. Una voce che usciva da un aggeggio con una tromba in ottone cominciò a cantare “Guarda come dondolo" - il cane Bendicò stava sdraiato per terra, il micio maculato gli torturava le orecchie.)
Ingredienti:
Un principe preoccupato
Un valzer
La figlia di un arricchito
Un foulard animalier
Giorgio D'Amato