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giovedì 19 giugno 2014

TRILOGIA BOVARY: Letteratura low cost - Mia nuora Emma

Le sue giornate erano piene, la sua agenda stracolma di cose da fare. Faceva da segretaria al suo medico di marrito: mentre Charles faceva le sue visite mattutine, ella riceveva i pazienti in casa e preparava il tour del pomeriggio di Charles: egli non temeva di lasciarla sola in casa perché sapeva che gli uomini che lo venivano a chiamare cercavano altro da lei, ma sapeva anche che in paese si diceva che le sue parti intime erano più imprendibili della Bastille.
Le ore dei pasti erano le più liete: le trascorrevano assieme, Charles e lei, nella saletta al piano superiore. 


Dalla stufa emanava il calore di un focolare semplice e felice; tutta la gioia dell'esistenza gliela servivano sul suo piatto. E le sere che mangiavano pizze, a guardare come il pizzaiolo disponeva pomodoro e mozzarella non poteva non vedere in quella la faccia di un uomo che a fine giornata ha compiuto il suo dovere.
Ormai teneva la casa meglio di una filippina in situazione irregolare. Andavo a trovarla regolarmente e posso dire che a tutte le madri non potrei che augurare tale nuora. Di fatti, passava ore intere a cercare nel suo guardaroba il vestito che più avrebbe allietato Charles dopo la sua giornata di lavoro. Ripeteva sempre che pur non essendo ricca, non avrebbe mai badato a spese per mantenere al suo livello più alto l'amore che Charles e lei si portavano.

Ingredienti:
250 gr di fedeltà
cena a lume di candele (ingrediente congelato)
2 kg di doveri di brava moglie
felicità qb

Michael Moutoy