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venerdì 7 novembre 2014

A Little Piece of Heaven - Avenged Sevenfold

Tu eri mia. Tu sei mia, dovevi essere Mia! Magari se mi avessi ascoltato. Tutto questo non sarebbe successo, la colpa è tua, io ho solo ascoltato un istinto, un istinto animale, ognuno ne ha uno dentro... ho solamente ascoltato un istinto. Mi son divertito, è stato divertente, il tuo corpo era così morbido, la lama non faticava neanche a lacerati le carni, avevi finalmente perso la testa per me, infatti ho dovuto ricucirtela, lo sai che non ho mai imparato a cucire bene, hai sempre pensato a tutto tu.

Il tuo viso era stupendo, quelle lacrime ti lucidavano gli occhi, e poi il rosso ti dona, quelle labbra, ricordo ancora quanto erano fredde al tatto, era stato il tuo miglior bacio. Quella freddezza, quella morbidezza mi calmava, sei sempre stata brava a calmarmi, ti curavi di me, mi coccolavi. Ora toccava a me curarmi di te. Mi hai sempre detto che il tuo cuore mi apparteneva, per tanto, ho preso ciò che era mio, il tuo sorriso, le tue lacrime, la tua purezza, il tuo sangue... il tuo cuore. 

Non c'era parte del tuo corpo che non era tenero, il tuo sangue scorreva come un fiume in piena, il cuore si era finalmente aperto totalmente a me, dolce come sempre, mi avevi rubato tutto, le emozioni, le speranze, il cuore, il tempo, era giunta l'occasione di riprendermi tutto, sei stata con me per sempre, sempre fino a quel fatidico giorno, eri bellissima come sempre, i tuoi occhi erano... vivi, piangevi. Il tuo corpo era caldo ma il tuo cuore non batteva, non c'era, non eri triste, eri solo arrabbiata, provai ad asciugarti le lacrime, provai a non farti piangere, odiavo quando piangevi, mi sentivo cattivo. Hai cambiato espressione, mi guardavi con occhi furiosi, bianchi ma pieni di ira, non avevi accettato che ti avessi preso tutto, non accettavi di essere mia, quella scena mi divertiva, avevo un sorriso da Joker, quel pazzo di Man-Bat che amavi tanto, la differenza tra me e lui erano solo i colori, lui aveva delle labbra rosse, come le tue, io invece ero bianco, non vedevo la luce del sole da quando infilai il coltello nel petto, il sangue riscaldava quella lama e copriva tutte le tue ferite, sembravi una bellissima sposa in rosso, una sposa defunta. Quel sorriso ti aveva innervosito, l'ho visto, i tuoi occhi lo dicevano, erano bianchi ma emettevano fiamme rosse, rosse come la passione, come il sangue che scorreva dalle tue ferite. È stato un momento, non ho sentito più nulla, avevi una mano dentro il mio petto e stringevi forte il mio cuore, non provavo dolore, né paura, ero felice. A differenza tua non sgorgò sangue dalla mia ferita, solo fiamme, fiamme infinite, rosse come gli occhi del demonio, bruciavano tutto, bruciano tutto. Non penso di aver altra scelta, non sono pentito, quello che volevo l'ho ottenuto, ora sta a te non piangere.


Devo averla pugnalata cinquanta fottute volte
Non riesco a crederci, le ho strappato via il cuore
proprio davanti ai suoi occhi
occhi su cose spiacevoli da guardare
l'ho mangiato, mangiato, mangiato

Il brano da cui è tratto il pezzo proviene dal quarto album, omonimo, della band statunitense Avenged Sevenfold. Per ulteriori informazioni cliccare qui

Benedetto Aricò