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martedì 24 febbraio 2015

AAS Lab: Graffiare


Dorme sopra un materasso di piume d’oca, quanto di più morbido i suoi genitori abbiano potuto trovarle, intorno cuscini e cuscini di seta.
La sua pelle lascia intravedere i capillari, si avvertono le pulsazioni silenziose del corpo minuto.
Non ha mai sopportato la luce diretta del sole, non ci sono creme o balsami in grado di proteggerla.
Nella stanza da letto tutte le forme appaiono indistinte, gli spigoli dei mobili si smussano, non ci sono pericoli visibili.
Le dita lunghe giocano con una biglia di vetro sulle pieghe molli delle lenzuola, si tocca il dorso della mano, segue con i polpastrelli la tensione debole dei tendini.

Fantastica di cose che non ha mai provato, si vede distesa sul grano verde tenero a guardare il cielo facendosi ombra con la mano sugli occhi, a rotolare sull’erba alta del pendìo, si libera dei vestiti, allarga le braccia per sentire il vento tiepido sulla schiena, ride.
Non riesce nemmeno a immaginare quanto sia ispida la barba del soldato che sbuca dal cespuglio di more e la stringe da dietro.

Raimondo Quagliana