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giovedì 26 febbraio 2015

Stefania come progetto

Mi sto trovando davanti a un’ardua scelta: prendo questo a quadri o uno tra quelli a righe che fanno tanto giovanile? E se sì, le righe le scelgo sdraiate oppure a piombo?

La verità è che mi sento molto a disagio per la fretta che mi sta facendo questa commessa triste!
Mia cara ragazza, davvero contritissimo di averti negato il piacere raro di abbassare per tempo la saracinesca, ma sai quanto mi frega che tu ci sia rimasta male? (E senza avere neanche la decenza di nascondere il fastidio per la mia leggera titubanza!)
Mi serve almeno un tempo standard per decidere il maglione!
Intanto dovresti ringraziarmi che io sia entrato in questo buco di negozio, ché un altro cliente chissà quando lo rivedi! Perciò cancellati dal viso quello smile a labbra in giù come se stessimo su un social a chattare, e rilassati un momento!
Torno a me stesso perché mi devo proprio dire una parola: calma!
Che cos’è che vorrei fare? Con Stefania, uscita dall’artistico, figlia e nipote di pittori e titolare di una galleria, io dovrei indossare un maglione a quadri? Ma anche fossero righe, chi si azzarderebbe? Temo vivamente che il suo naso possa arricciarsi, e che possa inorridire nel vedermi addosso dei disegni troppo vistosi.
Mi annoto: riporre fantasie troppo accese.
P.S.: non necessariamente anche quelle su di lei.
Allora lo prendo unica tinta,e mi metto così al riparo da inopportuni svenimenti.
E adesso il colore: rosso o verde? E se poi uscisse fuori che è daltonica e che proprio per questo non dipinge e non vende quadri suoi? Per lei praticamente io sarei tutto un grigiore.
No per carità, bastano i capelli!
Lo prendo blu. O nero. Insomma scuro, e per tutta la sera mi darò delle arie da bohemienne, che fanno tanto figo. Del pantalone me ne frego, seduto al tavolo sarò soltanto un mezzobusto, l’importante è il sopra … almeno al ristorante voglio dire!
In quanto ai capelli: come dovrei portarli?
Li lascio lunghi?
E se li lisciassi?
Apportare una modifica così profonda già al secondo incontro potrebbe forse sorprenderla piacevolmente?
E se così non fosse?
E se preferisse i capelli corti?
Non so davvero se spingermi anche oltre: mi raderei completamente se fosse il caso, mi raserei tutte le aiuole, ma come prevedere il suo indice di gradimento per il glabro?
Non vorrei dover ricorrere a pelurie artificiali, una volta che mi accorgessi dell’errore.
Io, lo confesso, mi raderei al suolo, e mi ricostruirei secondo i suoi dettami, se proprio dovesse essermi richiesto.
Intanto prendo un appunto sul telefonino per non dimenticare:
“Stefania - Google - capelli - bohème - come cazzo?”.

Giuseppe Pippo Visconti