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giovedì 12 marzo 2015

AAS Lab: Discutere

E nemmeno qui mi lasciano in pace. Guarda cosa stanno combinando le tue figlie!
Le mie figlie, fortuna che sono ancora piccole, quelle se potessero si annegherebbero una con l’altra. Ma io questo pomeriggio di mare me lo voglio godere tutto, ho deciso che non ascolto nessuno, faccio il morto, galleggio, me ne fotto di quello che combinano e dicono mia moglie e le sue figlie.
Mi hanno messo l’inferno che dovevano venire a mare alle due - che ancora non c’è confusione - infatti la spiaggia era piena, ho piantato l’ombrellone nell’unico spazio disponibile, distante dall’acqua, ma almeno non le sento, ho pensato. 


Dopo mezzora passata all’ombra per digerire, mia moglie si è alzata e ha gridato che la sabbia le brucia i piedi - lo dicevo che c’è troppo caldo a quest’ora – poi urla verso di me, fa girare tutti quelli che si stanno rosolando intorno a lei. 
E tu fai il morto, non l’hai vista quella mosca cavallina - madremaria, che ci fa sulla spiaggia? - che questa se mi punge sulle varici me ne vado all’ospedale.
No, non l’ho vista, la mosca cavallina. 
Papi papi, il gelato si squaglia.
Tre zecche attaccate alle orecchie, tutti i giorni della settimana le sopporto con le loro lamentele, che devo fare? mi tocca questa punizione divina.
Guarda! le tue figlie si stanno bagnando il costume a pancia piena e ti sei scordato il cambio e gli viene la congestione.
Io non le vedo e non le sento, faccio il morto, per me possono gridare strapparsi i capelli congestionarsi sbattere le mani sull’acqua affondare risalire salvate dalla sirenetta.
Hai visto? alle tue figlie ci devo badare sempre io!
Papi papi, il gelato s’è squagliato!
Toti! Le tue figlie si stanno afferrando per i capelli!
La lascio gridare, me ne sto con gli occhi chiusi, non rispondo, oggi per me si possono pure sca

Raimondo Quagliana