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domenica 28 agosto 2016

AAS VINTAGE: Cucire


Disossare il pollo ci ho perso mezzora, l’ho imparato da mia mamma, un insieme di gesti precisi, sembra facile ma devi saperlo fare, disossare il pollo e trasformarlo in un sacco vuoto pronto da farcire. Un’operazione difficile di sartoria chirurgica.

Gli ingredienti per il ripieno, pane bagnato nel latte il parmigiano grattugiato le uova la noce moscata la salsiccia fresca sbriciolata, grassa e magra, i pistacchi per la croccanza, la maggiorana, profumo di pepe nero appena macinato - ho detto tutto mi pare. Impasto con le mani.

Infilare il filo nella cruna dell’ago, più facile farci entrare un cammello o anche un pollo. Il metodo giusto per riattaccare un bottone alla giacca, riparare uno strappo sulla manica l’ho imparato da mia mamma e una volta imparato non si dimentica. Non ci vediamo da un pezzo, sarebbe anche il caso di mettere una toppa sui buchi, nel frattempo prendo ago e filo, speriamo bene.

lunedì 16 novembre 2015

Raccogliere


Ero ferma davanti una scala mobile dell’aeroporto di Bergamo, stavo per tornare a Palermo. Avevo in mano il mio trolley rosso, avevo scelto questo colore perché mi portasse viaggi fortunati, sono superstiziosa, lo faccio per allontanare i nemici.

martedì 10 novembre 2015

Disdire

Lo so che è lei, dal primo squillo lo so che è lei, squilla da un altro mondo senza saliva quando chiama mia madre,  mi tiro su dal divano e penso che so che è lei e che è assurdo che mi prenda il panico, però è così e non so che dirle, non so più che dirle da quando mio padre se ne è andato in quel modo un pomeriggio di gennaio di una sfarinata di secoli fa,

venerdì 19 giugno 2015

AAS LAB - verbi: Astenersi

Io mangio verità vera, talvolta celata sotto un cielo d'autunno, talvolta colorata come un'alba d'estate. Cerco di farlo, ogni giorno, senza spargimenti di sangue. I miei errori di valutazione, quando scambio una menzogna per verità, mi  fanno indigestione; allora prendo un Geffer  e rutto: vien fuori l'acido e la materia nociva sembra vada via presto, con una peristalsi vivace ed efficace, e con un respiro profondo, diaframmatico, meditato.  

mercoledì 17 giugno 2015

AAS LAB verbi: compensare

Un passo dietro l'altro, cercando di non spostare il peso del corpo. Trattiene il fiato per un momento, poi avanza, il piede incerto, scosso da un leggero tremolio.

lunedì 8 giugno 2015

AAS LAB: Incidere

I ragazzi camminano sul campetto sterrato dietro la scuola - tutti i ragazzi che abitano nel quartiere vanno a giocare in quel campo; Marco e suo fratello, Lucio e Ottavio, anche Livio ci va qualche volta; spesso solo per guardare gli altri che giocano -. Alcuni vanno avanti, fino al muro di cinta, poi abbandonano gli zaini e ridendo cominciano a correre lungo il perimetro del campo.

lunedì 1 giugno 2015

AAS LAB : Coprire

Giornata sprecata; mi muovo per casa ma non riesco a concludere niente. D’altronde faccio quello che posso; le braccia riesco ad alzarle solo piegando il gomito.

mercoledì 20 maggio 2015

AAS LAB: Arrostire

Da qualche giorno soffia uno scirocco leggero e costante. Di solito per la settimana santa il tempo è capriccioso, mi dice sempre mia madre, ma al venerdì, puntuale, arriva la pioggia. Secondo mia madre il cielo non riesce a trattenere più il pianto e sfoga il suo lutto tutto in una volta. Quest’anno no. È da lunedì che pascoliamo sotto una cappa d’afa. Perfino io, che in genere sono l’anima del clan, quello che va a inquietare gli altri, saltellandogli intorno fino a che si convincono a giocare (o a scacciami via a calci e testate), vedendo grandi e piccoli buttati a gruppi sparsi in mezzo al prato sparuto, non ho voglia di fare niente. Alcuni dei miei amici si radunano sotto la tettoia per cercare un po’ d’ombra, ma la lamiera è arroventata da questo sole crudele e indifferente. Ho sentito uno dei vecchi dire che questo caldo ci dà un assaggio di quello che saremo dopo.

lunedì 11 maggio 2015

AAS LAB: condannare

Ora ricordo la tortura. Fatta di parole su parole. Volevano levarmi ragione e volontà, sostituirle con le loro sentenze.

martedì 5 maggio 2015

AAS LAB: sentire


La cavalcata delle valchirie era niente in confronto alla sua opera,  Jo diceva diceva che era come i tedeschi - un'opera interminabile (non  era possibile applaudire recarsi in bagno fumarsi una sigaretta doppia, allontanarsi in qualche modo). 

venerdì 10 aprile 2015

AAS Lab: Sparlare

È da un po’ di tempo che la signora Angela non si vede sul balcone a stendere i panni. E' stata impegnata ad accudire la figlia, è diventata mamma da una settimana.
Anche Patrizia  da un po’ di tempo non sta a casa, racconta in giro di un ipotetico ricovero di suo marito, malato di diabete.

mercoledì 1 aprile 2015

AAS LAB: annerire

Mattia viene  giù a piedi dalla marina , assaporando il leggero vento di una primavera che ha stentato ad appropriarsi dei suoi spazi. Ha bisogno di nuova ispirazione, di cogliere nuovi colori. Nuove sfumature per i suoi quadri. Il mare è calmo, finalmente, e piccole vele e gabbiani punteggiano il cielo-mare. Non basta, lei cerca meraviglia. Attratta da un bagliore sugli spalti delle Cattive, decide di attraversare la strada. Si gira, scende dal marciapiede. Invade la pista  ciclabile. Freni, due grida dissonanti, un rotolare l'una sull'altra. Poi risa. Passeggiano per un pò. Bici a mano, parlano. 
Ah, Il cuore. Ah, Mattia!

lunedì 30 marzo 2015

AAS LAB: rivedere

Haendel era perfetto per i suoi stati umorali, dal dieci di febbraio non l'aveva più tolto dal giradischi - un fermo immagine aveva cristallizzato anni di una vita spensierata, tutto era rimasto immutato, al suo ritorno a casa aveva sentenziato non toccate le mie cose, non toccate niente. 

lunedì 23 marzo 2015

AAS Lab: Cadere

Giocavano, le racchette volteggiavano come farfalle. Sui prati verdi irrorati con costanza, volteggiavano le loro stesse vite. Il bianco dei calzoni e le scarpe sotto maglioni attraversati da un'unica striscia scura all'altezza del petto. Somigliava ad una danza questa vita condita di ogni benessere, erano feste, banchetti e, in questi, danze. Era il tempo del Foxtrot.

venerdì 20 marzo 2015

AAS Lab: Contenere

Signora, deve allacciare la cintura. Stiamo per atterrare.
La voce gentile dell’hostess mal dissimula l’impazienza mentre mi scuote leggermente una mano per svegliarmi. Ho conferma della mia impressione appena i miei occhi ancora offuscati dal sonno incrociano il suo viso: labbra strette in un sorriso forzato e sopracciglia leggermente inarcate, una prigione di stizza. Farfuglio un grazie e le sorrido, mio malgrado. Chissà quante volte al giorno è costretta a ripetere le stesse cose ai passeggeri distratti o addormentati come me.

giovedì 19 marzo 2015

AAS LAB: frazionare

Carne budella viscere lingua petto rigorosamente ultimo ripiano sigillati.
Pacchetti riconoscibili a vista etichette e data le cipolle gli ortaggi ripiano di mezzo marmellata uova latte primo ripiano. 

mercoledì 18 marzo 2015

AAS Lab: Sciogliere

dorinzi-fiorindo-zeffirino
Prima di conoscerti, e rimanere avvinta come l'edera, portavo i capelli raccolti in un tupè portentoso: dimezzavo l'antartide per fissarli con la lacca. Poi sei arrivato tu, mi hai tolto le forcine e sono scivolati setosi sulle spalle. Ci hai giocato capriccioso con le dita e mentre aspettavo che mi dicessi “t'amo”, hai intrecciato lancinanti mille nodi. 

lunedì 16 marzo 2015

AAS Lab: Dissolvere

Costruiamo emozioni come friggitrici pentole a pressione pentolini per l 'acqua calda, utili per cucinare cuore, cervello, frattaglie intime di pensieri.

venerdì 13 marzo 2015

AAS LAB: togliere

Stanotte ho pensato la mia esibizione: io in tunica dorata incedo lenta sul palco, una sacerdotessa immolata al dio Sole, i capelli cotonati in una raggiera.
No.
Potrei...
Pantaloni e giacca neri, capelli lisci.
L'arrangiamento potrebbe suggerire un trionfo di musica sporca, da banda musicale - una vera banda paesana sul palco! -, nel bridge flauti e clarinetti, nel jingle una fioritura di ottoni, i timpani, costruiremo una cattedrale gotica, di potenza, con guglie e pinnacoli e cori di voci angeliche, tanti bambini - l'Antoniano? -, lasceremo un segno.
No.
Cioè?
Solo basso e batteria, un colpo secco sui quattro quarti.
Ah!

giovedì 12 marzo 2015

AAS Lab: Discutere

E nemmeno qui mi lasciano in pace. Guarda cosa stanno combinando le tue figlie!
Le mie figlie, fortuna che sono ancora piccole, quelle se potessero si annegherebbero una con l’altra. Ma io questo pomeriggio di mare me lo voglio godere tutto, ho deciso che non ascolto nessuno, faccio il morto, galleggio, me ne fotto di quello che combinano e dicono mia moglie e le sue figlie.
Mi hanno messo l’inferno che dovevano venire a mare alle due - che ancora non c’è confusione - infatti la spiaggia era piena, ho piantato l’ombrellone nell’unico spazio disponibile, distante dall’acqua, ma almeno non le sento, ho pensato.