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dorinzi-fiorindo-zeffirino |
Prima di conoscerti, e rimanere avvinta come l'edera, portavo i capelli raccolti in un tupè portentoso: dimezzavo l'antartide per fissarli con la lacca. Poi sei arrivato tu, mi hai tolto le forcine e sono scivolati setosi sulle spalle. Ci hai giocato capriccioso con le dita e mentre aspettavo che mi dicessi “t'amo”, hai intrecciato lancinanti mille nodi.