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martedì 26 luglio 2016

Gio'


Ecco, arriva l'estate e comincia il supplizio.
Ma dico io, proprio d'estate mi dovevo sposare? che sono trent'anni che mi rovino le vacanze, con lei, che pretende il giro di nozze, ancora, ogni anno, da trent'anni a questa parte. Ogni estate la stessa camurria.
Non abbiamo figli e ci dobbiamo svagare, dice, e così comincia. Gio' dove mi porti? te lo ricordi il nostro primo viaggio? te lo ricordi l'Egitto? Là mi sono perso la prima vera occasione, facendo il giro delle tombe. Di te, un geroglifico ne dovevo fare e lasciarti appicciata sulle pareti della piramide; a capirti ci doveva pensare Piero Angela. Oppure, con una imprimitura t'impupavo come Cleopatra e ti lasciavo a fare prio ai turisti. Me lo ricordo l'Egitto, una botta di caldo che per un pelo non ci rimasi stecchito. Gio', e ti ricordi l'anno dopo a Parigi? E come non me lo ricordo ? un altro spreco di opportunità, la Senna, bella, verde vomito, alla Dario Argento, con i batò musci che ti potevano fare a polpetta, una spintarella mentre eri appricata a fissare l'acqua fitusa e tutto era fatto, muto-muto. Ah, cretini si nasce, purtroppo. Mi venne un'intossicazione da crostacei che da allora non ne posso mangiare più. Gio' e dopo dove siamo stati? Ah sì a Lontra, che dal big ben mi stavo sdirrubbando a testa sotto, se non era per te, ammore mio. Se era per me finivi come un cartone animato, spiaccicato sull'asfalto, fu l'unica volta che arrivai seriamente al punto fatale, ma per mia sfortuna ti impigghiò il reggipetto in una manigghia e nonostante io ammuttavo la manigghia tirava e così ti salvasti. Il mio dito medio, no, ce l'appizzai nzirragghiato tra te e la manigghia. Gio' quanti bei ricordi, che se ci penso mi vengono in brividi, come sulla mongolfiera, ti ricordi? 'Nca certo che mi ricordo, lo sapevi che soffrivo il mal d'aria, ma tu, niente, testarda continuavi a dire: ma che c'eeentra la mongolfiera è tutta un'altra cooosa! Ma quanndo mmmai!!! Vomitai l'anima, da là sopra, che mi dovevo godere il panorama dei Camini delle fate, e invece vitti 'i spirdi.  Niente, non sono stato capace di sfruttare le mille occasioni della vita. Ma un giorno ci riuscirò, l'occasione propizia arriverà, se c'è un Dio arriverà. Gio'... Che poi, ma chi è questo Gio', che mi chiamo Giovanni? o Giuseppe?, ma manco Gioacchino mi chiamo! Il mio nome è Amodeo e stu' Gio' cu' è? Gio' e il viaggio dell'anno scorso, il più bello di tutti, in Tunisia, te lo ricordi? Il più bello di tutti, dici? In Tunisia, ah, era la Tunisia? Qualche cosa, a malapena, però. Ricordi confusi, il cammello, la caduta, l'ospedale.
Ti devo mettere un poco di olio in questa sedia a rotelle, è chiantata, Gio'!

Adelaide Jole Pellitteri