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venerdì 15 luglio 2016

Gli orfanelli dello zio

Io me Lo ricordo bene.
Era un sant'uomo.
Lui provvedeva a tutto:c'aveva vista bona, mani lunghe, gambe torte ma un cuore granni accussì. Tu c'avevi un problemino con quei mangiacori delle pantere? Lui t'ascutava, valutava e poi annava a parrari con quelli giusti. Li conosceva tutti, con lui si confidavano dei loro problemucoli, Lui glieli risolveva e se l'accattava cu pezzi ri cuori.
A vote i figli degli altri un su solu figghi i buttana. Lui questo lo capiva. Li sistemava ai posti giusti ( Poste, Ferrovie, Banche, Esattorie) e come un ragno iddu tesseva fili d'argento.
Certo,ogni tanto usò le maniere forti, ma non era da lui. La colpa è di quelli che non lo volevano ascoltare e rispettare. E uno che fa con gli scravagghi? Li ammazza perchè se no figliano e nasciuno atri scravagghi.
Il suo cuore era aperto a tutti e per questo ogni tanto sucava sangue da quello degli altri. Troppo stress non poteva reggerlo.
Agli altri danno la pensione dopo 40 anni di lavoro, a lui solo 41bis.
Che Italia di miedda.
Ma un putevano farlo senatore a vita? Campava assai, manciava megghiu e risulveva tutti i problemi.
Ora Binnu un c'è cchiù. E noi, poveri figghi di 'sta Sicilia, manco potemu iri ai funerali.
Ma cu fu che lo risse? Noi faremo come i beati paoli. Di notte.

Paola Beata