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martedì 27 settembre 2016

Ho fatto l'amore con Gigi Marzullo

Lo dico subito, non è stato facile. 
Io e Gigi ci siamo incontrati in un motel. Nessuno doveva vederci.
Inizio tipico, Gigi spogliati che intanto faccio una doccia.
Lo trovo sul letto in boxer bianchi e calzini neri - la morte dell'ormone.
Per eccitarmi un po' lo guardo negli occhi, lo confesso, mi infoiano.
Non ci metto molto a raggiungere un alzabandiera da giorno del giuramento.
Gli chiedo di togliermi la tovaglia che mi cinge i fianchi, lo fa con grazia - non me l'aspettavo.

Mi distendo sul letto, di profilo la mia situazione potrebbe dirsi imbarazzante.
Gigi si avvicina. Salta i preamboli, non mi bacia nemmeno.
Si rivolge al mio uccello e pretende di intervistarlo - domande imbarazzanti, tutto sommato le solite.
Il mio uccello non risponde e io non so fare il ventriloquo. 
Entriamo in una fase di stallo, lui non mi tocca e io non saprei da che parte cominciare - tengo gli occhi chiusi per evitare che nel mio campo visivo entrino boxer bianchi e calzini neri.
Spengo la luce.
Cominciamo a scopare come maledetti, io sopra lui sotto, io sotto lui sopra, lui di fianco io a cucchiaio.
Invertiamo testa e piedi e ci ritroviamo in un gioco di ciucci.
Duriamo a  lungo, non so quanto. Molto direi. Forse ore.
Sudati da inzuppare il letto.
Finalmente esplodiamo, due litri di glassa addosso.
Apro gli occhi, Gigi accende la luce. Ha ancora i calzini neri - i boxer no, sono saltati.
E mi chiedo cosa ci faccia Gigi Marzullo in un letto con me.
Colpa mia, per tutto il tempo ho immaginato di avere con me Fabrizio Frizzi.
Mi alzo, prendo da terra i suoi boxer bianchi. Apro la finestra e li lancio.
Mi rivesto e vado via.
Cerco su paginebianche.it il numero di Fabrizio. Stasera ci rivediamo.

Giorgio D'Amato