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martedì 20 dicembre 2016

Incenso di Natale


Insieme a Melchiorre e Asparinu dovrei portare l'incenso a Gesù Bambino.
Gaspare non mi pare convinto, ho l'impressione che lui se la vulissi scacciari. 

Dobbiamo partire dall'oriente fino a Gerusalemme, il viaggio  sarà abbastanza lungo, si po' metteri u piruzzu n'camminu.
Nì mannò a chiamare il re Erode, di nascosto,perchè voleva informazioni sull'apparizione della stella cometa e sul bambino appena nato, Comu si fussimu critini e un sapissimu chi voli fari. Al ritorno strada canciamu.
Ora mi interessa trovare l'incenso, quello profumato, non voglio fare mala fiura con la sacra famiglia.
Al mercato un venditore di spezie con la faccia di un dispiratu, me lo offrì a un buon prezzo, perchè era l'ultimo rimasto e mi assicurò che aveva una buona composizione di aromi dal nome un poco difficile, ma poco mi importava, lo presi.
Arrivati alla grotta, il bambino era proprio piatusu, morto di freddo,anche se quariato da quei due animali nsuccumati pure loro e con gli occhi sgranati dal pititto attrassato.
Il mio incenso, oltre che  profumo, spero che darà anche un po' di calore. 
Mancu finivu d'addumarlo che u sciccareddu cominciò a ragliare talmente forte che i picurari che arriminavano il siero,vittiru quaghiari a ricotta tutta assieme.
Maria svenne lunga lunga in mezzo alla paglia smerdata dagli animali. A causa del potente fetore il giglio sul bastone di San Giuseppe divenne una gramigna avvizzita.
Le stelle del cielo si spensero e improvvisamente piombò un buio fitto. Le pecore del gregge cosparsero il prato di palline nere  e i pastori vi rotolarono sopra a mò di pattinatori spratichi che finiscono con la funcia a terra.
A quel punto il Bambin Gesù si rivolse a tutti gridando: “ non ho chiesto io allo Spirito Santo di farmi scendere sulla terra, nudo e crudo, a patire  la fame e il freddo, e  soprattutto a taliari stu  fenomeno da baraccone che nfittò l'aria cu na puzza ri ova fitusi,come quelli che si tirano a Carnevale.
Chistu, scanciò sicuramente festa. Bellu rispettu per il figlio di Dio,ma cu mu fici fari?
 Sapete che vi dico? Mi sa che me ne torno alla destra del padre - appoggiate due dita sul labbro, con un  fischio  richiamò le schiere di angeli e arcangeli che siddiati l'accompagnarono.

Mariella Cirafici