Google+

venerdì 10 febbraio 2017

Valentino a tua sorella: Besame Mucho

Nni sacciu di cuori, io, che al macello ne vedo ogni giorno almeno una quattrina - belli grossi, di vitelli adulti, o piccoli, di animali scannati giovani che hanno le carni più tenere.
Che spesso l'animale non è morto, quando lo apriamo, e il cuore è ancora che si muove -. Di questioni di cuore, nel senso dell'amore, invece, 'un nni sacciu parrari. A mia mi sembrano tutte fissarìe. Questa cosa dell'amore è una pinzata che ci ha amminchionuto la testa. Ma io non ci casco come un cachi maturo, che cade dall'albero e si scafazza 'nterra e non serve più a niente. Io non sono un cachi e su questa faccenda dell'amore, ci caco. - Ahahahahah bella questa, me la devo ricordare, di dircela a Concetta quando mi parla della festa di San Valentino -. Quindi il 14 febbraio niente regali, niente rose e se mi manda un cuoricino rosso con la freccia, su wozzapp, io ci mando la faccia che ci esce il fumo di fuori dal naso, come ai tori. Donna avvisata, menza salvata. Lei lo sa, come sono io : non me ne deve manco parlare. Il 14 , che è martedì ed è giorno di travagghiu assai, al macello, la sera vado a casa di Concetta. Dopo tanto faticare, un uomo ha pure bisogno di spogarsi. Questa faccenda del San Valentino, proprio non ci penso più. Ma lei si, evidentemente, e con la premeditazione cerca di prendermi per il culo e di farmi festeggiare con la forza. Mi fa trovare una bella cenetta. Si veste tutta graziosa - minigonna di pelle calze a rete e stivale tacco 12 che pare una bedda sasizza cruda che si sta asciugando per l'estate -. Dopo che abbiamo mangiato, mi porta sul divano. E che devo fare, io, che sono un masculu. Mi dice amore amoremio. E io non ci rispondo. Ma tira di qua e tira di là ci levo tutte cose di sopra - e menze di sotto, che di più non c'é bisogno : lo spazio é sufficiente -. Quando siamo arrivati al dunque - che ci vogliono cinque minuti buoni (invece dei soliti trenta secondi) che dopo quella forzatina per levarci i vestiti non ho più ciato di respirare - da sotto il cuscino del divano esce un cuore rosso grande di peluche con la freccia, pure di peluche, che si annaca tutto e canta besame mucho con la voce di Pino Marchese - che l' abbiamo sentito l'anno scorso alla festa della Candela Spenta della Madonna di Strocchiola Marina. Ora io non so che è, se la frittola e il mollame arrustuto della cena, lo sforzo di levarci tutte cose a Concetta, o besame mucho di Pino Marchese, ma a me mi viene da rigettare e comincio ad annacarmi tutto - che a lei ce l'ho di sotto e non ci voglio fare questo regalo, pure se é San Valentino e se lo merita, che mi ha preso per il culo. A Concetta ci pare che tengo il ritmo della canzone, e comincia a cantare insieme a Pinuzzo - dal cuore che si annaca - ma poi mi talìa in faccia e vede che proprio alla canzone non ci sto pensando. Allora si tira di sotto di me in un attimo e mi ritrovo col cuscino che mi balla sulla faccia e mi canta besame mucho. Provo ad alzarmi ma al bagno non ci arrivo. Dal cuore - verde giallo rosso e insivato - Pinuzzo continua a cantare e Concetta si zittìu. Bello San Valentino.


Monica Sapio