Google+

sabato 10 maggio 2014

Letteratura Low Cost: Il Don Chisciotte Rinsavito e il Ronzinante Parlante

Don Chisciotte recatosi nella Regione della Mancha, arida distesa all'interno della Catologna, chiamata così perchè Terra senz'acqua - da cui il nome arabo deriva, in groppa al suo fido Ronzinante, cavallo parlante e destriero di grandi capacità oratorie, si trovò di fronte degli alti figuri che sbarravano il passo. Spronò il cavallo, che, reggendosi sulle magre masse che congiungevano gli zoccoli alla falcata, rispose male e senza slancio, ancor di più alla vista dei Mulini verso cui il Cavaliere lo incitava. Sbuffò, nitrì, non riuscì a fermare la folle corsa nell'intento del Cavaliere, piantò le zampe anteriori a mo' di freno a mano e lo catapultò oltre redarguendolo: - Mio Cavaliere, mi dispiace per la caduta e la capocciata, ma siete proprio un ciuccio di coccio, ma è una storia che sto a di':  davanti a te non ci sono Giganti, ma Mulini, Mu-li-ni!  Mulini a vento!
Te capì?!

Chisciotte Cavaliere della Mancha stentò a rinvenire, la capocciata era stata notevole. Un salto in alto di diciotto metri, atterraggio su masso affiorante, diverse ferite multiple e mandibola e costole incrinate. Uno strazio!
Si ritrovò diverse ore dopo accudito dalle leccate umide e amorose di Ronzinante borbottante parole incomprensibili, cose per soli equini parlanti, e da Sancho accorso con acqua gelata e bende.
Svegliatosi rinsavito vide in lontananza non più Giganti ma Mulini. Sì, Mulini a Vento con le pale che girano alle folate calde del vento di Scirocco. Sorride a Sancho e lo abbraccia contento,  sul muso umido e freddo di Ronzinante stampa leccate di affetto e spende parole di ringraziamento.
-Mio fido Destriero mi salvasti da orrido destino, la follia aveva teso un tranello alla mia mente.
Felice del buon esito della prova, e malgrado malconcio, chiede a Sancho di issarlo in groppa e condurlo alla dolce casa di Dulcinea, per festeggiare con la leggiadra pulzella.
Sancho e Ronzinante pur tentando di dissuaderlo, per la sorpresa che vogliono risparmiargli, lo accontentano. Temono che la follia se lo riprenda  alla vista della Donzella o che la vista da rinsavito sia uno shock insopportabile.
La Dolce Dulcinea gli si para innanzi, non più in forme leggiadre e vitino di vespa ma col pancione che sembra gravida e capelli arruffati e increspati di fango - le trecce bionde intrecciate di rami odorosi, e le mani profumate di lavanda sono state solo un sogno della mente offuscata.
Ma tale è la sorpresa e la pena che l' accompagna che fugge via e Ronzinante lo insegue: - Padrone, Padrone!
- Portami Ronzinante lontano da tali visioni, portami verso la foresta, ch'io possa meditare dei miei errori e cercare rimedio alla mia vita dissipata!
- Padrone io vi porto a casa vostra, al Castello che, se anche diroccato, ritroverà il lustro e lo splendore d'un tempo. Urge la mano e la mente del vostro ingegno ritrovato!
Tempo dopo una diceria corse tra la gente della Mancha, di osteria in osteria tra una bicchier di vino e un piatto di fagioli,  si sussurrava che i Mulini in realtà fossero Giganti, e che lo zampino, anzi la zampa di Ronzinante e la capacità oratoria di questi, li avesse convinti a fare i Mulini a Vento al passaggio del nobile Cavaliere della Mancha. E che, tempo dopo, fossero espatriati verso un continente appena scoperto, dove ingaggiavano  giocatori di baseball per una squadra chiamata Jants e giganti-attori per kolossal storici o fantascientifici - il Colosso di Rodi, Guerre stellari, Incontrando i Giganti.

Ingredienti:
un Ronzino Parlante
una capocciata
un Cavaliere Rinsavito
una Pulzella in carne e ossa, più carne che ossa
dei Mulini a Vento che rifiutano di fare i Giganti

(Clotilde Alizzi)