Si sentiva sovraccarico il signor Panza, pletorico. Mentre qualcuno fuori ascoltava allegra musica da spiaggia, avevano assegnato al suo reparto il doppio del lavoro. Non c'era Natale, né Pasqua, né ferragosto in cui non dovesse dimostrare dedizione nel trasformare la materia in energia. Provava fastidio nel sentir ripetere che solo il dottor Épatos possedesse un autentico laboratorio chimico a disposizione, quando lui, da vero alchimista, poteva produrre acidi e succhi capaci di attaccare persino un metallo. La giornata calda rallentava tuttavia le reazioni. Il processo richiedeva una maggior quantità di liquidi, anche se l'instancabile capo Cardía sapeva bene come distribuire le risorse tra i reparti.
Ci fu però un intoppo.
Il presidente Kéfalos, ingannato sugli effetti nocivi omessi dal rapporto della perfida signora Del Gusto, accordò l'ingresso di nuova materia che scivolò bruna nella cisterna a una temperatura eccessivamente bassa. Lo sbalzo termico obbligò Cardía a deviare il flusso di combustibile per scaldare le periferie gelate. Panza si ritrovò d'improvviso all'asciutto, costretto a bloccare l'intera catena di montaggio per colpa della congestione. Con effetto a catena si fermò anche l'odiato Épatos, i gemelli Rognoni, per non parlare del collasso dell'intera sezione addetta alla ventilazione. In un ultimo conato il Signor Panza svuotò la cisterna traboccante, aprì sforzandosi le valvole e buttò fuori in varie direzioni un fiotto di materia mezzo digerita dagli acidi. Fu però tutto inutile. Stordito da penetranti effluvi di tiglio il presidente Kéfalos spense la luce.
Gelato al cioccolato dolce e un po' salato
tu, gelato al cioccolato
un bacio al cioccolato io te l'ho rubato
tu, gelato al cioccolato.
Rimani così che dolce sei tu, non chiedo di più.
Profumo di fiori di tiglio
fa caldo, ma qui si sta meglio
la sabbia è più bianca stasera
ma dimmi che sei proprio vera!
Gelato al cioccolato dolce e un po' salato
tu, gelato al cioccolato
un bacio al cioccolato io te l'ho rubato
tu, gelato al cioccolato.
Barbara La Monica