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mercoledì 8 ottobre 2014

La ballata di Molly Malone

Si chiama Paul.
La prima volta che lo vidi, la testa rasata e il colorito rosa di testa e viso, solo qualche peletto qua e là quando la barba appena incolta faceva capolino.
Non pensai niente, Paul era di poche parole. Non pensava alle favole che si annidano nei boschi di betulle, alle cascate sulle pozze limacciose, alla datura, alla belladonna, all'ortensia. Non pensava neanche all'antro che aveva nutrito la strega con il suo camino fumigante.

In quel tempo l'alba era una benedizione. Si affollava di pensieri la notte e di creature notturne su rami e antri. I fuochi fatui ballavano accanto agli acquitrini. Anche le tombe di Lady e Sir Blamay rilucevano dell'alba, le ombre della notte soffocavano la loro pace, come se volessero destarli.
- Su, su, Sir Blamay, si dice che la strega Westfall voglia incontrarla, sir. Desti la sua lady dalla bella capigliatura, che tanto fluente restò intrappolata tra i rami, come un cervo in fuga. La strega la liberò con i suoi prodigi. Pose la radice di rusco e le foglie di belladonna sui begli occhi fatati e l'addormentò per poter districare i lunghi capelli, affinché non provasse dolore, si dice che ella non si svegliò mai più. Vieni Sir a danzare ora nel cerchio magico creato dai Druidi. Danzeremo fino all'alba, Sir.
Tornò il corvo e il barbagianni rientrò nella crepa che abitava.
I raggi volarono alti e la notte cedette al verde brillante della pianura.
Paul non pensava alle favole che si annidavano nei boschi, la sera faceva il giro dei pub, suonando l'arpa e il flauto, nessuno chiedeva dei tatuaggi che intrappolavano i suoi gomiti. Quando qualcuno lo chiese, ed era una donna, lui intonò la ballata di Molly Malone.
La birra e la musica lo rendevano eloquente, la storia intagliata sulla sua pelle seguendone i fili di ragnatela era la mappa della sua vita. 
- Vedi qui c'è il laccio che mi tese una donna bella, aveva il profumo dei boschi e cingeva il capo di rose, mi avvelenò di fiele e datura e segui adesso questo altro passo.
- Qui c'è una grata e una prigione, disse la bella. Ma egli non rispose.
Andarono avanti fino all'alba lungo il fiume sghignazzando di birra e sidro, la ballata di Molly Malone, la bella pescivendola che morì di febbri, gridando per le strade di Dublino Cozze e vongole, signori.
Paul la portò a casa.
E venne il tempo in cui la famiglia si riunì.
Paul le disse: - La famiglia è una cosa importante.
Spazzò la cucina e il tinello, Helen lavò la moquette delle scale e dell'atrio. La porta aperta portava folate di vento e la padrona di casa urlava: - Close the door! Ma Helen non capiva ancora la lingua e lasciò che la moquette si asciugasse bene alle folate di vento che giungevano dall'uscio aperto. 
La famiglia venne ed Helen raccontò di come Paul avesse dato aria alla casa e di come ella stessa avesse lavato la moquette. Perchè la famiglia è una cosa importante!
Le febbri l'assalirono la sera stessa. - Non tu, Helen! gridò Paul.
Non tu come Molly Malone, pescivendola di giorno, puttana di notte!

Clotilde Alizzi