Peppinello dei palloni, lo chiamano così. Una vita in giro. Colorati, piccoli, grandi: Ve li gonfio io! Urlava a gola aperta e aveva tolto le tonsille da piccolo e mangiato gelati per un mese. Sputa sangue, gli diceva suo padre, mentre la madre gli sorreggeva la testa con una mano in fronte e una moneta pigiata sopra, lui era piccolo per capire, chissà cosa gli sembrava che il diavolo aveva di dentro e che lui non era come tutti gli altri bambini. Lui non giocava con le pietre, vendeva palloni. Quelli rossi i suoi preferiti, lo stesso colore del suo sangue che lui sputava più forte che poi si sentiva meglio.
Di scuola non se ne era neanche parlato, soldi non ce n'erano - mica si mangiano libri, gli urlò suo padre, un giorno. Lui lo ascoltava ed era giusto quello che diceva. E poi era divertente vendere tutti quei palloncini colorati e girare, cambiare strade, conoscere gente; lui se li sceglieva puliti i marciapiedi. Rientrava a casa a mani vuote e con le tasche piene: Tutto venduto papà. Si toglieva le scarpe, i calli respiravano, e si lavava le mani, a lungo, che restassero belle pulite per tutta la giornata.
Una minestra calda e un pezzo di pane. Il bagno solo la domenica che il sapone è uno e si ci deve fare pure il bucato. E ora a nanna a sognare i suoi palloncini e la ragazzina che ha conosciuto ieri; Maria è la figlia del proprietario del luna park dove è stato a vendere i suoi palloni.
Tiro a segno, colpo secco e la bambolina è tua! È proprio bella e guardarla non costa nulla. Ma per vincerla ci vogliono i soldi. E Peppinello glielo offrirebbe volentieri un gelato a quella bambina se non altro per vedere come lo mangia, ma questo ha un prezzo. Continua a guardarla allora e domani e anche l'altro. Un giorno che sente aumentare l'insistenza del suo sguardo lui afferra un palloncino e glielo porge. Portalo con te, è tuo, te lo regalo. Maria lo afferra. Resta in silenzio. Lo stringe forte tra le mani, la forza nel polso, è la cosa più bella che gli abbiano mai regalato. Gli sorride. Oggi Maria non lo fa più, dopo tanti anni insieme lei se n'è andata e lui vecchio è rimasto, ma distingue ancora i colori. Non è solo, a dispetto del tempo tiene con sé i suoi palloncini - a fargli compagnia. Ogni tanto ne prende uno, sceglie il colore, lo gonfia con il fiato che ha ancora nei polmoni, poi lo lascia andare su in alto, al sicuro. Libero di volare dove arriva. Oggi è rosso.
Antonella Tarantino