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martedì 20 gennaio 2015

Punti di vista

L'ombra della sera nasconde intenzioni e ne svela altre. Dai balconi infiorati, curati ad innaffiature e concimazioni regolari, si intrecciano sussurri quasi bisbigli, tra vicine che sciorinano le tovaglie della cena, così ricolme di bricioline, insieme a pettegolezzi e confidenze.
- Anche stasera la signora esce! - sbotta Rosina. E' in sovramisura agitata, gli occhi cerchiati da troppa insonnia spesa a registrare ogni sospiro dei vicini, salvo poi riferire
voluttuosamente ad Angela, sua confidente ed amica. Ha montato i bigodini perchè, dopo la chiacchierata, va già a letto nella vana speranza di dormire. Le notti insonni le pesano ma non sa resistere. E' più forte di lei curiosare nelle vite altrui dopo la morte del marito, la solitudine l'ha resa cattiva e insicura, si aggrappa ad ogni sospiro.
- Ne sei sicura Rosina, ma dove andrà mai?- replica timidamente Angela, meno sanguigna e pettegola della vicina.
- Sono convinta che quella ne conosce una più del diavolo. Anzi, ti dirò, sembra essa stessa 'nu riavulu, completo di cura e corna! -
- Io non penso che la signora bionda sia una poco di buono. Penso che possegga un che di misterioso, questo si, ma nient'altro. - Angela tradisce un certo disappunto, la voce le diventa stirata. Non vorrebbe contraddire Rosina, non sopporta tenerle testa, le costa fatica.
Intanto spostano velocemente i panni stesi, ritirandoli che la notte scende e l'umido ad inzuppare camicie e magliette in carne, si sa, nuoce alla salute.
- Angela - riprende dopo una pausa Rosina - l'altra sera era appena rincasata con due sporte belle piene di cibo. Avrà avuto appena il tempo di riordinare il tutto che era già scesa e mutata d'abito. Tutta in ghingheri, in nero con un diadema. - Rosina è affannata, rossa in viso, quanto deve raccontare le fa salire il sangue alla testa. 
- Diadema?!- replica Angela.
- Proprio un diadema, tipica acconciatura degli anni '20, hai mai visto? - dice velocemente Rosina, per arrivare in fondo a dire quel che le preme dire. - E pensa che nemmeno è passata un'ora che la vedo rincasare, non sola! No. Con sottobraccio un tipo straaano! Per strano era strano assai, assai. Una gran capigliatura, una barba appuntita, e una custodia tra le mani allungata, come se ci fosse, che so?! Un fucile a canne mozze! Tutto vestito di nero, alto, alto, che sembrava, che so? Mago Merlino.
E non è finita qui. Eh no! Al seguito una manata di ceffacci anch'essi vestiti di scuro, mal messi... Pantaloni larghi, quelli con il cavallo sceso che si vedono gli elastici degli slip, baffacci, giacche borchiate, capigliature come pirati! 
Angela, lo dico sottovoce: Drogati!
Drogati!!!- ripetè un tono più su, da farlo senire a chi non lo aveva ancora sentito.
Secondo me hanno imbandito un'orgia di cibo e ...- Non osava proseguire, per non pronunciare quelle parole che sulla bocca di una donna onorata non affiorano mai. Poi si decise e sussurrò: - E sesso! Si perchè si sentiva poi un orrore di suoni strampalati, come una banda!!-
Angela aveva ascoltato senza interrompere, ma quando l'amica finì si sentì autorizzata a replicare e timidimente dissentì: - Ma Rosina ne sei sicura? Non credo al tuo racconto, perchè invece l'idea che si sono fatti in giro... Non io che non posso testimoniarlo, ma in parrocchia ne parlano di lei come una benefattrice, una donna timorata e di cuore. Pensa che organizza cene di beneficenza per i poveri. Per quelli che non arrivano a fine mese, con due famiglie a carico, per i divorzi...si sa...che rovinano le famiglie! E i vecchietti che prendono uno straccio di pensione. Ne parlano così bene!
La mattina presto, quando ancora la campana della Chiesa Matrice non ha suonato l'Ave Maria, lei è già tutta vestita che sembra un'attrice, una diva: cappello, mantella, guantini e calze di pizzo. Scende furtiva e va verso la Chiesa Matrice per sedersi in un posticino all'ombra, proprio vicino alla cappellina della Madonna del Rosario. Che, sai, lo dicono, ha una devozione particolare! E da lì compunta si ascolta tutta la Santa Messa delle 7 e 30. Sì, tutta la messa. E non è finita. La sera raccoglie tutti i più soli del paese e li invita a casa sua... -
Rosina ha un attimo di sgomento, come un trasalire impercettibile, che solo il suo tacere tradisce. Si morde il labbro inferiore per il disappunto e il dispiacere. Ma solo per sè stessa. Per aver preso fischi per fiaschi, per una gaffe di valutazione così evidente. Da perderci la faccia, e non vuole perderla del tutto, ne va della sua reputazione. 
Non finisce, anzi non inizia nemmeno la frase, saluta Angela e si ritira. Si sente mortificata e la testa in insalata. Si accende la TV e alza il volume ignara, chiusa nei suoi tanti mortificanti pensieri. Non riesce a concentrarsi sui rumori che passano i muri, nemmeno sui fiati e sui miagolii dei gatti. Ma tutto è passeggero e ...ha da passà a nuttata!

Clotilde Alizzi