Disossare il pollo ci ho perso
mezzora, l’ho imparato da mia mamma, un insieme di gesti precisi, sembra facile
ma devi saperlo fare, disossare il pollo e trasformarlo in un sacco vuoto pronto
da farcire. Un’operazione difficile di sartoria chirurgica.
Gli ingredienti per il ripieno,
pane bagnato nel latte il parmigiano grattugiato le uova la noce moscata la
salsiccia fresca sbriciolata, grassa e magra, i pistacchi per la croccanza, la
maggiorana, profumo di pepe nero appena macinato - ho detto tutto mi pare. Impasto
con le mani.
Infilare il filo nella
cruna dell’ago, più facile farci entrare un cammello o anche un pollo. Il metodo
giusto per riattaccare un bottone alla giacca, riparare uno strappo sulla
manica l’ho imparato da mia mamma e una volta imparato non si dimentica. Non ci vediamo da un pezzo, sarebbe anche il caso di mettere una toppa sui buchi, nel frattempo prendo ago e
filo, speriamo bene.
Farcire con cura il
pollosacco, non troppo pieno, diciamo tre quarti per evitare che scoppi nel
forno. Fatto questo, non rimane che infilare il filo nella cruna dell’ago,
provare riprovare, è la parte più difficile, provare bestemmiare riprovare.
Mia mamma sa farlo
benissimo, con una velocità che non te ne accorgi, in questo momento mi piacerebbe
che fosse qui, che gli strappi fossero tutti riparati, ago e filo, riuniti i
lembi di questa famiglia sparpagliata.
Mi accontenterei anche
solo che infilasse per me nella cruna dell’ago il filo da cucina, per chiudere il
pollo da infornare con tanti punti precisi allineati dall’apertura del collo
fino al centro del ventre, dove tutti gli altri animali hanno l’ombelico.
Raimondo Quagliana