L'inferno è l'assenza
( Paul Verlaine )
Shopping. In giro da sola. Fuori a passo comodo per ancora baciare correre dimenticare eliminare fantasticare gioire insieme (la mano, noi), o preferire quando resto senza troppi uomini - vetrine zaini. Che bello, lo compro in nero, rosso o in bianco. Nere le giornate in cui le tue parole mi fanno arrabbiare, vuote, quelle che non mi dici, paura cieca; abbacino rossi momenti di fuoco, il profumo, le sorprese che mi fai, ossigeno che arriva quando mi baci, smagliante, giornate bianche lenzuola candide, denti brillanti stretti, marmorei abbracci.
Mi affaccio, il cielo cornice, nessun rumore, bisogno, assenza distanti nuvole amorfe. Continuo a camminare, rifletto, mi sento libera; a passo deciso ho conquistato tempo.
Apro la serratura, è dura, avrei dovuto cambiarla venti anni fa, scatto in camera, un attimo davanti al PC, alzo lo sportello, lo accendo, schiaccio forte col dito, luce blu; guardo l'immagine sul desktop noi due abbracciati, lo screen saver un piccolo rimpianto, avrei potuto sceglierne un' altra, quella dove sorrido con gli occhiali da sole che mi hai regalato tu, un ricordo vestito a lutto, tutto prende il volo. Comincio a scriverti, via mail.
Una decina di lettere. Un'esclamazione mordace. Riassumo il concetto. Il tempo necessario per scrivere questo messaggio. Per te. Le dita sulla tastiera stampano solo dieci lettere sulla chat on line. Un messaggio privato. Il pensiero già partito, le mani ancora scrivono. I miei comandamenti mi incitano a farlo. Odio e rabbia si mescolano. Salgono in mente pensieri molteplici di cose non fatte o lasciate a metà. Non cercarmi, marcirai senza di me, angoscia e tormento ti siano vicine, che tu possa sentire dolore e soffrire tra le fiamme, che tu possa morire senza aria. Ti mancherò fino all'ultimo istante della tua misera vita.
All'Inferno!
Nina Tarantino