Alle ore 20,30 di sabato u.s.
ventidue uomini in tenuta sportiva trovavansi su radura di colore verde-erba,
entro l’edificio denominato “stadio”. Alla presenza di 62534 testimoni oculari,
tra sedicenti “tifosi, arbitro, guardalinee, allenatori, medici sportivi,
addetti alla sicurezza, agenti di polizia cane-muniti e venditori di
ghiaccioli”, i cosiddetti “giocatori” iniziavano a contendersi una palla e
continuavano a inseguire la medesima, provocando scompiglio entro le mura dello
stadio.
Dalle indagini emerge l’atteggiamento facironoso dei suddetti imputati,
definitisi “giocatori” che, colti in fragranza di reato, venivano
prontamente fermati dall’appuntato scelto Caramanna Franco e dal brigadiere
Esposito Gennaro e accompagnati in caserma con i seguenti capi d’accusa:
A) Incitamento alla violenza (nei
confronti dei “tifosi”);
B) Vilipendio a P.U. (per avere gridato
nei confronti dell’”arbitro” – Cornuto e sbirro);
C) Calunnia (nei confronti
dell’”arbitro”, che ha sporgiuto querela in quanto sosterrebbe che, nonostante
i notori atteggiamenti equivoci della propria moglie, la stessa sarebbe
assolutamente fedele ai propri adempimenti coniugali e pertanto dalla
rispettabilità inappuntabile).
Il sottoscritto brigadiere Esposito
Gennaro chiede all’Ill.mo Maresciallo autorizzazione a fermare i 62534
testimoni, per procedere ai controlli che consentano il proseguire delle
indagini e verificare la regolarità delle cosiddette “partite di calcio” che,
secondo fonti attendibili (sebbene provenienti dagli agenti della questura), si
ripeterebbero nientepopodimeno che a cadenza settimanale.
Con osservanza, Brigadiere Gennaro
Esposito.
Serena Giattina
Serena Giattina