Che il territorio sia sotto osservazione perché luogo di tane - dove trovano cura le latitanze – , è noto a tutti. Tra la popolazione due grandi entità, l’Organizzazione e l’Esercito, di dimensione e strutturazione simile, di forza equivalente - se non fosse così una delle due avrebbe già preso il sopravvento.
Nel territorio la popolazione si divide, decide se aderire all’una o all’altra per sentimentalismo o per ideologia, in ogni caso per tornaconto; chi giura odia la parte avversaria, maledice ogni suo componente con imprecazioni, augura oscenità. Per l’entità di cui fanno parte si farebbero ammazzare, tanti si sono immolati.
Alcuni invece giocano partite strane – la strategia del mettere un piede in due scarpe.
Uno dell’Organizzazione, che si sentiva il più furbo di tutti, nella sua furbizia pensava a me non mi fotte nessuno, me la possono sucare, così sosteneva prima che l’Esercito lo svegliasse all'alba, quando le macchine possono avvicinarsi con i fari spenti per non essere viste, si avvicinano piano, con il motore a minimo, che se dormi questo rumore del motore a minimo passa inascoltato; i membri dell'Esercito circondano la casa, piano, in silenzio, nel buio, nessuno deve scappare, nessuno può farla franca, hanno metodo, ci sono studi e strategie; circondano la casa e poi entrano per arrestare, mettono i mobili sottosopra, cercano carte, sequestrano il computer, lo sanno cosa c'è in casa, lo sanno dove si trova la cassaforte o la carpetta con dentro carte importanti, lo sanno se ci sono fucili e casomai sanno pure dove sono nascosti, vanno a colpo sicuro, scavano e trovano le armi, vanno a colpo sicuro, battono la parete e si accorgono dell'intercapedine tra muro e muro, danno un colpo sicuro, aprono una voragine da cui fucili e pistole colano fuori. Tante armi che c'è da restare allibiti. Quelli veramente furbi scappano sempre, il blitz non serve, quelli veramente furbi la strada la trovano, oppure li hanno già avvisati e non si fanno trovare.
Uno dell’Organizzazione, che si sentiva il più furbo di tutti, nella sua furbizia pensava a me non mi fotte nessuno, me la possono sucare, così sosteneva prima che l’Esercito lo svegliasse all'alba, quando le macchine possono avvicinarsi con i fari spenti per non essere viste, si avvicinano piano, con il motore a minimo, che se dormi questo rumore del motore a minimo passa inascoltato; i membri dell'Esercito circondano la casa, piano, in silenzio, nel buio, nessuno deve scappare, nessuno può farla franca, hanno metodo, ci sono studi e strategie; circondano la casa e poi entrano per arrestare, mettono i mobili sottosopra, cercano carte, sequestrano il computer, lo sanno cosa c'è in casa, lo sanno dove si trova la cassaforte o la carpetta con dentro carte importanti, lo sanno se ci sono fucili e casomai sanno pure dove sono nascosti, vanno a colpo sicuro, scavano e trovano le armi, vanno a colpo sicuro, battono la parete e si accorgono dell'intercapedine tra muro e muro, danno un colpo sicuro, aprono una voragine da cui fucili e pistole colano fuori. Tante armi che c'è da restare allibiti. Quelli veramente furbi scappano sempre, il blitz non serve, quelli veramente furbi la strada la trovano, oppure li hanno già avvisati e non si fanno trovare.
Giorgio D'Amato