Sul piazzale antistante il Supermega Centro Commerciale, nell'umidità di un mattino autunnale, stanno fermi in attesa i fedelissimi delle offerte del giorno.
E' un gruppo eterogeneo composto da casalinghe di tutte le età, uomini svegliati all'alba da consorti troppo impegnate per intervenire di persona e qualche pensionato single che non ha da spedire nell'arena altri che sè stesso. Stamattina, complice l'acquisto del Pesce Spada, anch'io faccio parte del gruppo. Non è che mi fidi troppo delle offerte speciali. Magari al posto del pesce spada acquisterò squalo bianco o qualche altra bestia marina che, una volta squartata è difficile sottoporre a un chiaro riconoscimento. Intanto all'umidità si aggiunge la pioggia che impietosa sferza l'armata dei risparmiatori. I più deboli riparano dentro le auto mentre i più ardimentosi, per non perdere la priorità acquisita, rimangono avvinghiati ai traballanti carrelli nel frattempo recuperati. Mentre aspetto che il Supermega Centro Commerciale apra i suoi cancelli, mi ritrovo a fare profonde riflessioni sul Pesce Spada. Ho sempre provato un sentimento particolare nei suoi confronti. E' come se lui per me fosse il pesce per eccellenza. Infatti se a casa decidiamo di non mangiare carne, io, automaticamente penso a lui. Se mi trovo al ristorante il mio sguardo nel consultare il menù cerca sempre la voce "Trancio di spada arrosto ....Euro 7,00" e così via, per non parlare dell'emozione provata alla vista dello scuro bestione sgocciolante esposto in tutta la sua mole dai pescivendoli. E' doloroso vederlo lì immobilizzato dal rigor mortis eppure ancora increbilmente vibrante di vita, come se, all'improvviso fosse possibile vederlo guizzare via alla faccia dei suoi acquirenti e soprattutto del suo venditore. Ho sempre provato uno strano sentimento come di solidarietà...è imbarazzante spiegarlo ma è proprio così, ogni volta che guardo il suo lunghissimo naso, che poi non è il naso bensì un prolungamento della mandibola, immagino con pena tutte le volte che il povero animale va a sbattere di qua e di là contro navi, barche, scogli, altri animali...o quello che gli capita davanti, chissà che male poverino...per non parlare di quello che può succedergli con le reti da pesca tutte aggrovigliate intorno a quella sua lunga proboscide ossea che dopotutto non gli serve come arma letale ma deve essergli soltanto d'impiccio!!! D'un tratto qualcosa mi riscuote ....le saracinesche del Supermega Centro Commerciale si stanno lentamente sollevando con sinistro cigolio al pari di un ponte levatoio medioevale. Ecco! Sono pronta!! Stringo il manubrio del carrello che purtroppo come un cavallo azzoppato arranca lentissimo sulle ruote arruginite, lo abbandono e proseguo veloce verso le porte del supermercato, distanziando di molto gli altri combattenti. Corro a perdifiato certa ormai della vittoria quando .........SBAAAAMMMMMMMMM!!! Vado a sbattere la faccia e soprattutto il naso contro qualcosa di invisibile e di durissimo....Signora signora! - grida qualcuno – faccia attenzione!! Poi il numero di voci e di persone intorno a me aumenta ma io non vedo e non sento più nessuno. Sbalordita mi ritrovo immersa in un liquido azzurro, forse è una piscina...forse è il mare non so...ma quello che più mi stupisce è la mia improvvisa abilità nel nuotare sott'acqua, considerato il fatto che non ho mai imparato a nuotare...e invece mi muovo con una scioltezza....si va bene ma per andare dove? Non ho punti di riferimento e sono pure sola o almeno così credo, forse dovrei accertarmi che ci sia qualcuno a cui chiedere informazioni. In risposta ai miei pensieri in lontananza vedo apparire qualcosa. Sembra venirmi incontro...chi sarà mai? Avrà intenzioni pacifiche oppure no? In ogni caso qui non posso certo evitarlo. Cerco di mantenermi calma e galleggio in attesa...a poco a poco ravviso di fronte a me la sagoma di un pesce di grandi dimensioni....un tonno? una cernia? Oppure, auguriamoci di no, uno squalo bianco? Come faccio a parlare con un pesce? In che lingua parlano? Cerco di ricordare i tanti documentari di immersioni subacquee, di cui sono appassionata, cosa fanno in queste circostanze i sub? Stanno fermi...fanno cenni...boh? Decido di seguire l'ispirazione del momento....la creatura è ormai vicina e rivela finalmente la sua identità è ...un Pesce Spada!!! Felice comincio a nuotare verso di lui per esprimere di persona i sentimenti che ho sempre provato per lui...in che lingua mi esprimerò non ha importanza....so che ci capiremo. Il Pesce Spada è ormai di fronte a me, è di un bellissimo color nero luciccante, ha occhi che sembrano brillanti e la lunga protuberanza superbamente protesa verso di me...apre la bocca e con mia enorme sorpresa si esprime in uno strettissimo dialetto siciliano: "Signora ma chi fa ruormi? Un si n'addunò ca i porti i vitru ancora eranu chiusi? Pigghiò na' botta n'ta facci ca pi picca un si rumpia u nasu!! Comu si senti ora?"
Apro gli occhi. Mi ritrovo distesa a terra. Chino su di me c'è un tizio con la divisa del Super Mega Centro Commerciale.
"Dov'è il Pesce Spada?" - chiedo con voce flebile mentre scorgo intorno un capanello di gente.
"U Pisci Spata? Oggi un ci nn'è signora...ci ha stato troppu malu tempu"
"Ma io l'ho visto poco fa - insisto – era qui e nuotava davanti a me"
"Vitti u Pisci Spata ca natava?"
"Sì...era qui..."
Il commesso si gratta la testa poi aggiunge "Sintissi a mia signora...stamatina u lassassi iri u pisci spata...si issi a mettere n'anticchia ri ghiaccio n'ta facci....anzi aspittassi ca ci chiamu a 'mbulanza".
Laura Mancuso