La chiamavano Rosa a “parrinara”, ma queste cose la
Principessa Carolina non le poteva sapere; lei si fidava che quella stava sempre in chiesa e in sacrestia.
Parrina
la chiamavano; come poteva immaginarsi quella poveretta della Principessa che
la imbrogliava? - che quella ci aveva campato la famiglia e pure di lusso con i
suoi soldi. Lei le reliquie le prendeva dal macellaio, che pure il ginocchio di
un coniglio spolpato gli spacciò per reliqua di San Cosimo, Carolina lo fece
incorniciare e la Principessa Concetta, pagava! Carolina e Caterina si
svegliavano la mattina turbate, dicevano che non avevano chiuso occhio e
chiamavano Rosa (che chissà che sogni facevano, io penso che il letto freddo ci
metteva sti pensieri di morti e di ossa di cataveri;
che la notte allo scuro, ti vengono i pensieri mali, quelli che ti fanno fare
la croce sotto le lenzuola, e non vedi l’ora che spunti il sole che almeno ti
mette un po’ di coraggio). Io ci avevo
provato ad avvisarla ma lei niente sentiva, aveva gli occhi chiusi, che si
fidava, quella stupida di voscienza. Aveva scovato quella parrinara proprio in
chiesa, che lo sapevano tutti che si diceva amica di preti e monache di mezza
Palermo. Portava le ossa avvolte nella carta palina e si raccomandava che non
le toccassero con le mani quelle scomunicate delle cameriere, a noi!
Scomunicate, quella vecchia zoccola ci chiamava; e meno male che è morta;
perché quella sanguisuga niente ci avrebbe lasciato a quelle poverette. Ma io
l’avevo capito che era un imbroglio, neanche voleva dire dove l’aveva presa la
reliqua, quando glielo chiedevo, e se la vendeva a peso d’oro, che si poteva fare
pure il corredo nuovo, la Principessa;
che ora si veste di stracci vecchi e si crede sempre che è una regina! ma lo
vedono tutti che la casa va in pezzi e chi può arraffa di qua e di là, che
sembra una truvatura! Truvatura la chiamano ma è ladrocinio! Che loro ormai
povere sono, e disgraziate che neanche un
barbiere se le mariterebbe; non ci resta che dire rosario dalla mattina
alla sera a tutt’e tre; le cose se le sono accaparrate tutti con pochi denari e
quella , la parrinara s’è fatta le cianche con la Principessa fissata delle
relique che voleva la cappella che tiene in casa, santa più della chiesa di San
Domenico: ma mi faccia il piacere, mi faccia.