Dottore
può ripetermi il nome?
Fibromialgia.
Fantastico,
stupendo, meraviglioso!
Ho
studiato tanto per arrivare a questo risultato, mi sono impegnata e alla fine
ce l’ho fatta, ho vinto il concorso a premi.
A
proposito, dottore, quale premio ho vinto?
Certo,
che stupida, una compagna a vita che con tutti i suoi amici sintomi alimenterà
la mia pazienza e la sopportazione e il mio istinto alla sopravvivenza e mi
renderà diversa, pronta a scoprire ogni giorno un segno diverso.
Avrò
il dolore muscolo scheletrico che mi rallenterà finalmente, così da non dovere
più correre; una stanchezza cronica che mi permetterà di riposare quanto più
posso; un sonno a metà così avrò più tempo per altre faccende; disturbi
cognitivi che mi impediranno di ragionare troppo e il cervello potrà riposare;
il colon così irritato che mi permetterà di non prendere peso e mantenermi in
linea.
Grazie
dottore, lei non sa quanto mi sta rendendo felice.
Cosa
dice? Che non sono l’unica? Insomma ho vinto il primo premio o no?
Io
ci tengo ad avere la mia Fibromialgia, con tutte le sue caratteristiche. Mi fa
compagnia, giorno e notte. La mia vita sarebbe vuota senza di lei.
Dottore,
vorrebbe attenuarla? Mi toglierebbe solo i sintomi più invalidanti? Per forza?
Glielo ha chiesto mio marito? E pure mia madre?
Insomma
cosa devo fare? Devo dormire bene e rilassarmi ma devo anche muovermi, devo
cambiare il mio stile di vita.
Ecco,
questo volevo sentirmi dire.
Giusy Fabio