Quando hanno finito di mangiare, che si sono sbafati tutto, al
momento del caffè, Calogero iniziò a parlare sottovoce:
-Vostro fratello Gaetano è sciddicato.
-Gaetano è sciddicato.
-ma si è fatto male?
-no, non si è fatto male perché non ha sciddicato, è
sciddicato.
-vabbe papà, che cambia se ha sciddicato o è sciddicato?
-Cambia, cambia.
- che significa?
dal fondo della tavolata si sentì la voce di Diegoarmando tutto attaccato, mio nipote di
5 anni: papà che lo zio Gaetano è frocio!
-Pure il bambino l’ha capito. E comunque questa cosa non si
deve dire a nessuno. Il primo che parla, lo ammazzo.
Finì a schifio. La discussione durò tutta la giornata. Meno
male che non ci passò la fame. Non si sono alzati mai dalla tavola, solo per
andare in bagno, e hanno continuato a mangiare fino all’una di notte. Poi si sono
alzati tutti insieme, ci hanno salutato e se ne sono andati, senza neanche
levare né un piatto né una posata. Niente.
Calogero prima di andarsi a coricare mi ha detto: la
prossima volta, falla un’altra teglia di pasta che sono rimasti tutti digiuni.
Marina Montalbano