E' finita così: mi
sono seccata.
Prima no,
gorgogliavo con costanza. Un rumore identico, uguale, nutrivo le
vasche di acque placide, mi ci specchiavo. Venivano tutti a
specchiarsi: gli animali assetati, i bambini con le barchette di
carta, nutrivo schiere di girini e rane. Insetti e licheni. Intorno si
alternavano capelvenere e felci, i fondi si popolavano di pesci rossi
e grassi. E intorno gli alberi. Che dico? Giardini.
Limoni, aranci,
bergamotti e cedri.
Ora li vedi?
Niente. Spariti.
Seccati
Tutti seccati.
Appena parte una
scintilla brucerà tutto, e resterà cenere. Che mi importa, mi secca
ve l'ho detto, non riesco a fare una sola goccia d'acqua.
(tossisce)
Ho l'asma per la
polvere.
Risucchia come un
asmatico. La colpa è vostra. Vi siete costruiti cemento e asfalto.
Togli terreno di qua, togli di là, poi ci buttiamo questa terra che
non sappiamo dove metterla. Mi è spuntato una mattina un camion di
quella terra. L'hanno tolta a monte per fare una bella strada.
Arriviamo con i mezzi grossi, anche i trattori. Non facciamo fatica.
Basta. E giù scavi, terra e discariche abusive Ma l'avete visto il fiume? Si è ridotto a un serpentello informe, non riesce ad ingravidare neanche i canneti delle sponde. Si è ridotto a un vermicello senza spina dorsale. Traditore!
Arriviamo con i mezzi grossi, anche i trattori. Non facciamo fatica.
Basta. E giù scavi, terra e discariche abusive Ma l'avete visto il fiume? Si è ridotto a un serpentello informe, non riesce ad ingravidare neanche i canneti delle sponde. Si è ridotto a un vermicello senza spina dorsale. Traditore!
Se non evapora acqua
non fanno piogge e senza piogge io secco.
E così sono felice: posso seccarmi senza rimpianti, Senza sensi di colpa...
E così sono felice: posso seccarmi senza rimpianti, Senza sensi di colpa...
Tanto a me chi me lo
fa fare a lavorare. Meglio la secca!
Clotilde Alizzi