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lunedì 7 luglio 2014

Saluti british (dalla vicina francese)



La mia vita è troppo veloce e troppo intensa, mi devo fermare almeno per 5 minuti.

Guarda che caso e che coincidenza per cui quando io parto ci deve essere qualche avvenimento mondiale di qualche tipo. Prima le olimpiadi e ora i mondiali di calcio. Io credendo alle favole ed a Harry Potter mi sono fiondata in un college ma al posto di Gufi e Civette ho trovato peli pubici, libici in ramadan, ladri di latte. 

Mi sono svegliata in accappatoio lunedì e avevo schifo ad appoggiare due polpastrelli sulla moquette, che abitudine malsana, ho pensato al vomito rappreso per ogni quadretto -  io cedevo nella tradizione e nella forma della grande madre Inghilterra. Le parole non contano, va’ avanti e fatti una doccia, non pensare a Harry Potter non pensare alla Rowling non pensare ad Oscar Wilde nè a nessun altro di importante: eri qua per farti una doccia giusto? niente più o di meno di una stupida doccia! dimentica il fatto che la stai facendo con i calzini perché le shared shower potrebbero infettarti l'alluce, ecco che mi pulsa e devo spendere 20 sterline per la pomata. Ieri stavo guardando Tracks, il film, e stavo piangendo come un idiota e nelle ultime scene avvolta stretta stretta nel piumone quando sul più bello cosa è successo? una due tre urla: la mia vicina di stanza francese obesa ha deciso di emulare American Pie, in versione inglese un orgasmo multiplo a tre carpiato con due arabi yes go on right (con forte accento francese) con la porta aperta, con fare molto discreto ho chiuso la porta che i tre avevano lasciato incautamente aperta. Ma forse a vent'anni questo non è così importante.. o sarò io che sto invecchiando in maniera radicale e precoce. Qua è grigio tremendamente verde e le case sono con troppi mattoni rossi. Ho buttato fuori l'occhio ed ho visto due scoiattoli, con le guance rosse saltavano avanti e indietro, nonostante tutto ho costeggiato di corsa il parco degli eroinomani, ho ingurgitato un brownie, preso dal benzinaio Shell e sono arrivata in ritardo in Town a Portland street. La magia degli autobus a due piani non è bastata per arginare la mia acidità e le mie occhiaie.


Irene Dorigotti