Google+

giovedì 14 aprile 2016

L'urlo e il colore





L'argine del Po bianco e nudo come dopo una nevicata, che un urlo squarcia, è un urlo feroce, le fauci aperte a mostrare l'ugola, il nero. Il risucchio fino in fondo apre luce sulla sua prima luce, una forse, prima carezza sul grembo materno, ed una mai, dopo, ricevuta. C'è un lungo assottigliarsi di membra che si protendono lungo i fianchi, sui pantaloni neri e dritti che stanno su da soli. Ma non solo buio, ci sono colori che tingono di rosa gli sfondi delle sue savane che sono savane di belve e fauci e denti. E i denti adesso mostra, non un miagolio. Lo stampa sulle tele, feroci belve e manti maculati, e prede macchiate di sangue, antilopi di sfondo che veloci si dileguano, rapaci che agguantano, artigliano, ringhiano, dispiegano ali di piume zebrate, di barbagianni e aquile, topi e cavalli dagli zoccoli imbizzarriti. Dentro cieli foschi anche se di topazio ottanio e prati con minuziose flore, faune minuscole, fa primavera la dolcezza di campi e i verdi delle tonalità. 
L'uomo adesso ha lasciato la carriola, coi baffi, il colletto di un cappotto marrone terra, lo specchio tenuto dalla cordicella attorno al collo, lo riflette. E la bocca e i denti ringhiano e ululano, cercano il verso degli animali, per essere come loro, guarnito delle loro unghia. Il profilo che torna di rimando è spaventoso per l'uomo. - Picchialo, annientalo, fino a sanguinare. 
- Rosina fai scomparire l'ombra arcigna dal naso, toglimi le vesti di mia madre. Dammi una carezza, brava, si così. Adesso ho la motocicletta, vedi?
- Bravo sì, tedesco, te do la moto se mi paghi col premio che hai vinto! -
- Oh sì, la moto, adesso ti faccio vedere io, che ho la moto!! E' rossa sai?! Ho il berretto da motociclista! 
- Piacere, l'ammiro molto! 
- Viene con me a fare un giro? Da brava le faccio vedere il Po, un minutino, un minutino solo e la riporto subito, Rosina. Che brava, si, vicina a me! Ancora di più, ancora di più. Grazie, grazie.


Antonio Ligabue nato a Zurigo nel 1899 Gualtieri 1965, oltre la sua pittura naif è in realtà l'interprete di un espressionismo incandescente e di un decorativismo manierista.


Clotilde Alizzi